Un articolo di Barbara Spinelli
https://contropiano.org/interventi/2022/03/25/il-contagio-di-armi-e-bugie-0147819
Un intervento dell'economista Gustavo Piga
https://gustavopiga.eu/2022/03/23/la-follia-dei-politici-europei-che-chiedono-piu-divergenza/
Un'analisi di Roberto Buffagni. Risale a qualche giorno fa, ma resta interessante.
https://italiaeilmondo.com/2022/03/19/guerra-in-ucraina-il-dato-che-manca-di-roberto-buffagni/
I militari sembrano l'unica frazione dei ceti dirigenti occidentali a conservare un filo di razionalità. Non è un fatto molto rassicurante.
Osservazioni interessanti in questo intervento firmato da "Piotr". Condivido in particolare l'idea che la situazione spirituale in Occidente mostri chiari segni di "sconnessione cognitiva", come la chiama "Piotr". Una tale sconnessione la si percepisce nelle reazioni agli eventi in Ucraina, ma più in generale mi sembra una tendenza di fondo della nostra società.
Era facile prevedere che le tensioni geopolitiche avrebbero costituito, in un modo o nell'altro, un grave ostacolo per la lotta contro il cambiamento climatico
Il rapporto del secondo gruppo di lavoro dell'IPCC, presentato nei giorni scorsi, non ha ricevuto attenzione da parte di un sistema mediatico concentrato sulla vicenda ucraina. Nell'articolo seguente si trovano alcune indicazioni sui contenuti del rapporto.
Andrea Zhok è uno dei pochi intellettuali veri che siano rimasti in Italia:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/diciamola-semplice
Condivido in particolare l'idea che l'attuale "razzismo istituzionale" antirusso sia stato preparato da anni o decenni di "politicamente corretto". Non nel senso dei contenuti specifici, naturalmente, ma nel senso di rendere abituale, accettabile, l'idea della censura verso le opinioni sgradite, verso i "cattivi" di turno. Il tema del politicamente corretto come forma ideologica razzista, intollerante e antiliberale, funzionale al capitalismo contemporaneo, è, a mio avviso, fondamentale per capire l'Occidente attuale. Ovviamente, si tratta di un tema che ha bisogno di un lavoro di analisi approfondito.
In mezzo a una selva di media supinamente allineati ad un'unica narrazione sulla guerra in Ucraina, emerge una TV locale genovese, che prova a dare qualche spunto di buon senso.
Parliamo di una rete TV il cui editore è ex senatore eletto con Monti, che a suo volta, nel suo intervento, cita Lamberto Dini. Non proprio rivoluzionari antiamericani..
Viene anche ospitato un pezzo del senatore Crucioli, ex M5S
Un'analisi di Roberto Buffagni. Condivido la sua idea che è fondamentale capire quale sia la strategia dello Stato egemone planetario.
Mi pare che Andrea Zhok metta in luce alcuni degli aspetti decisivi della realtà attuale
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-andrea_zhok__dalla_novaxfobia_alla_russofobia/39602_45474/
In articoli recenti ho toccato l'argomento dei "limiti planetari" introdotti negli ultimi anni da alcuni studiosi: si vedano per esempio i lavori citati in
http://www.badiale-tringali.it/2021/03/fine-partita.html
e in
http://www.badiale-tringali.it/2022/02/la-trappola-dellantropocene.html
Per alcuni di questi limiti non era ancora stata proposta una precisa definizione quantitativa. Nell'articolo segnalato di seguito, si fornisce qualche indicazione sul lavoro degli studiosi verso una tale definizione
Sono rimasti così pochi, che vale la pena di segnalarli
Parole molto sensate in questa intervista di Emliano Brancaccio
https://www.micromega.net/guerra-ucraina-intervista-brancaccio/