Il politicamente corretto è ormai una macchina impazzita, che esiste solo per produrre follie sempre maggiori. L'ultima, solo in ordine di tempo naturalmente, è la censura a traduttori e traduttrici non graditi:
https://www.ilpost.it/2021/03/
Ci si potrebbe scatenare con le battute: non puoi tradurre Melville se non sei mai salito su una baleniera (ottocentesca), non puoi tradurre "Guerra e pace" se non sei un aristocratico russo, non puoi tradurre Abelardo se non ti hanno evirato. Si può andare avanti all'infinito, naturalmente. Ma le battute nascondono malamente la profonda desolazione che simili notizie ispirano. Il dramma è che simili assurdità arrivano non dai soliti razzisti incolti, ma dagli ambienti della cultura (case editrici, università). Questo non fa che rafforzarmi nella mia convinzione: una civiltà che, attraverso i suoi ceti produttori di cultura, esprime simili assurdità, è una civiltà condannata a sparire.
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