Il virus del Covid-19 si fa strada negli allevamenti di visoni e di conseguenza gli animali vengono soppressi
https://www.repubblica.it/
Ne parla con la consueta intelligenza Miguel Martinez:
http://kelebeklerblog.com/2020/10/17/mercati-globali-e-la-humane-death/
Alle considerazioni di Miguel mi permetto di aggiungere qualche breve riflessione. Mi sembra di capire che il pericolo principale sia che il virus transiti nei visoni, subisca qualche mutazione e torni negli esseri umani dopo la mutazione, col rischio di rendere inutili eventuali rimedi elaborati nel frattempo per combattere la forma originaria. Non sono in grado di dire quale sia la probabilità che si attui effettivamente una simile catena di eventi. Non mi sembra però che si tratti di uno sviluppo del tutto inverosimile.
Finora la stragrande maggioranza degli esseri umani nulla sapeva di allevamenti di visoni in Danimarca, né, sapendolo, si immaginava che essi potessero rappresentare una minaccia. Credo che questa vicenda sia un interessante apologo che ci fa capire perché la nostra civiltà sia destinata a crollare: in primo luogo, l'attuale organizzazione sociale ed economica, il nostro modo di produrre e consumare, sono talmente assurdi, talmente in contrasto con la realtà fisica e biologica del mondo in cui viviamo, che qualsiasi cosa può diventare una minaccia; in secondo luogo, le forme e i modi in cui si concretizzeranno tali minacce sono del tutto imprevedibili. Credo che nessun "green new deal" possa rimediare alla mostruosità che abbiamo costruito. L'unica possibilità di salvezza è lo smantellamento, il più rapido possibile, dell'intera attuale organizzazione sociale ed economica, cioè la fuoriuscita dal capitalismo. Ma in mancanza di forze sociali capaci di farsi carico di questo immane compito, il sistema attuale percorrerà fino in fondo la strada dell'autodistruzione.
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