martedì 31 dicembre 2019
domenica 29 dicembre 2019
Ristagno globale
Un'analisi del marxista americano Michael Roberts
https://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/16558-michael-roberts-il-mondo-fantastico-va-avanti.html
https://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/16558-michael-roberts-il-mondo-fantastico-va-avanti.html
sabato 28 dicembre 2019
Stiglitz sul neoliberismo
Dal sito "Voci dall'estero"
http://vocidallestero.it/2019/12/03/la-fine-del-neoliberismo-e-la-rinascita-della-storia/
http://vocidallestero.it/2019/12/03/la-fine-del-neoliberismo-e-la-rinascita-della-storia/
venerdì 27 dicembre 2019
Qualche problema in Germania?
Un articolo da "Contropiano"
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/17/i-cigni-neri-fanno-cambiare-idea-pure-a-weidmann-0122036
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/17/i-cigni-neri-fanno-cambiare-idea-pure-a-weidmann-0122036
giovedì 26 dicembre 2019
Ancora sulle sardine
Ampiamente condivisibile questo intervento di Leonardo Mazzei
mercoledì 25 dicembre 2019
Critiche alla Germania
Sembra che anche una parte del ceto dominante sia critica verso la Germania
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/16/bordate-sulla-germania-anche-dal-corriere-della-sera-0122025
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/16/bordate-sulla-germania-anche-dal-corriere-della-sera-0122025
martedì 24 dicembre 2019
Il problema tedesco
Un intervento di Flassbeck
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/15/il-problema-tedesco-0121969
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/12/15/il-problema-tedesco-0121969
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UE
sabato 21 dicembre 2019
Cesaratto sul MES
Un'intervista a Cesaratto
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2019/12/ancora-sul-mes-la-verita-o-bugie.html#more
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2019/12/ancora-sul-mes-la-verita-o-bugie.html#more
giovedì 19 dicembre 2019
Michéa critico della "sinistra liberale"
Un bell'intervento di J.C.Michéa:
http://vocidallestero.it/2019/12/10/michea-e-giunto-il-momento-di-chiudere-la-triste-parentesi-politica-della-sinistra-liberale/
http://vocidallestero.it/2019/12/10/michea-e-giunto-il-momento-di-chiudere-la-triste-parentesi-politica-della-sinistra-liberale/
martedì 17 dicembre 2019
Cadono le braccia
Le sardine hanno espresso il senso della loro esistenza nei "sei punti" enunciati alla manifestazione di sabato scorso a Roma. Arduo commentare una simile assoluta vacuità [1]. Per fortuna ci riesce Massimo Rocca, e mi risparmia la fatica.
Qui i sei punti:
https://tg24.sky.it/politica/2019/12/16/programma-sardine-6-punti.html
E qui Rocca:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/16/sardine-i-loro-sei-punti-sono-inconsistenti-e-a-me-cadono-le-braccia/5619172/
[1] Aggiunta 26-12: una vacuità che in realtà nasconde aspetti assai inquietanti, come chiarisce lo stesso Rocca.
Qui i sei punti:
https://tg24.sky.it/politica/2019/12/16/programma-sardine-6-punti.html
E qui Rocca:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/16/sardine-i-loro-sei-punti-sono-inconsistenti-e-a-me-cadono-le-braccia/5619172/
[1] Aggiunta 26-12: una vacuità che in realtà nasconde aspetti assai inquietanti, come chiarisce lo stesso Rocca.
domenica 15 dicembre 2019
L'unica sardina buona è la sardina fritta
Qualche intervento critico sulle "sardine":
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_successo_dei_buoni/82_32084/
https://revolucionvoxpopuli.wordpress.com/2019/12/10/sardine-ai-compagni-che-abboccano/
https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/sardine-lultimo-inganno-di-sandokan.html
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_successo_dei_buoni/82_32084/
https://revolucionvoxpopuli.wordpress.com/2019/12/10/sardine-ai-compagni-che-abboccano/
https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/sardine-lultimo-inganno-di-sandokan.html
sabato 14 dicembre 2019
Ogni tanto
Ogni tanto a sinistra qualcuno capisce qualcosa. Quando succede lo segnalo, perché ormai è rarissimo.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/14/sardine-sinistra-jeremy-corbyn/5615045/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/14/sardine-sinistra-jeremy-corbyn/5615045/
venerdì 13 dicembre 2019
God bless UK
"Proprio il processo di uscita dall'Unione Europea ha giocato un ruolo determinante nel risultato delle urne. Quello di giovedì, oltre che un voto politico, era anche, e soprattutto, un voto a sostegno o meno del risultato elettorale del referendum del 2016. Da una parte chi, come Boris Johnson, prometteva il rispetto della volontà popolare e un'uscita rapida secondo l'ultimo accordo raggiunto con l'UE, dall'altra Corbyn che sull'uscita ha sempre mantenuto una posizione ambigua"
(Dalla pagina web del Fatto Quotidiano di oggi)
(Dalla pagina web del Fatto Quotidiano di oggi)
giovedì 12 dicembre 2019
Sulle élite contemporanee (M.Badiale)
I. La revoca del mandato celeste
Nelle analisi della situazione sociale e politica
attuale nei paesi avanzati, è ormai un dato acquisito l’esistenza di una
particolare frattura sociale e culturale. Abbiamo da una parte un ceto,
relativamente ristretto, di persone adattate alla nuova natura transnazionale
del capitalismo contemporaneo: persone dotate di conoscenze e capacità (in
primo luogo la conoscenza della lingua inglese, ma ovviamente non solo questo)
che le rendono in grado di approfittare di occasioni di lavoro sparse in tutto
il globo, prive di remore a spostarsi per approfittarne, impiegate in lavori a
forte componente intellettuale e specialistica, capaci di tessere relazioni proficue
con le persone più diverse, ma in sostanza appartenenti allo stesso milieu.
Si tratta del ristretto ceto di coloro che si sono pienamente inseriti nei
meccanismi del capitalismo globalizzato e sono in grado di approfittare delle
possibilità che la sua dinamica crea. All’interno di questo ceto spiccano
ovviamente i detentori del potere, quelli che si ritrovano a Davos e in simili
occasioni; ma il ceto di cui stiamo parlando, pur ristretto, non è composto
esclusivamente da uomini e donne di potere, ma da persone che condividono lo
stile di vita e la visione del mondo degli attuali ceti dominanti. Per
chiarezza terminologica, parleremo di “élite dominanti” intendendo la ristretta
cerchia di chi detiene un potere effettivo (per ripeterci: quelli che si incontrano
a Davos), mentre useremo l’espressione “ceti medi elitari” o “ceti medi
globalizzati” intendendo quella strato sociale che abbiamo descritto nelle
prime righe, minoritario ma più ampio rispetto ai “signori di Davos”. Parleremo
infine di “élite contemporanee” intendendo l’insieme di questi due gruppi.
Alle élite contemporanee si contrappone la parte
largamente maggioritaria della popolazione, che ha visto in questi decenni il
peggioramento delle proprie condizioni di lavoro e di vita e la perdita dei diritti
conquistati nella fase “keynesiano-socialdemocratica” del capitalismo del
secondo dopoguerra. Si tratta di ceti legati ad una dimensione di vita locale o
al più nazionale, impegnati in lavori di scarsa qualificazione, non molto
dotati delle competenze (linguistiche e culturali in generale) per muoversi
nella “società globale”.
mercoledì 11 dicembre 2019
La sinistra "sardinata"
Nell'articolo che vi propongo Leonardo Mazzei discute alcune recenti prese di posizione di esponenti della "sinistra radicale". Di per sé, le vicende della sinistra radicale le considero ormai prive di qualsiasi interesse. Il punto è che nel discutere queste prese di posizione Mazzei espone alcune analisi molto lucide del movimento delle "sardine", ed è questo che rende il suo articolo interessante, a mio parere.
https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/lestrema-sinistra-dove-con-la-sardine.html
https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/lestrema-sinistra-dove-con-la-sardine.html
giovedì 5 dicembre 2019
mercoledì 4 dicembre 2019
Ancora sul MES
Un intervento di Francesco Piccioni
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/11/22/tra-il-dire-e-il-fare-ce-di-mezzo-il-mes-0121073
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/11/22/tra-il-dire-e-il-fare-ce-di-mezzo-il-mes-0121073
domenica 1 dicembre 2019
Coerenze
Due giorni fa tutti a manifestare contro l'emergenza climatica. Oggi tutti contenti, a quanto pare, per la ricchezza che i giacimenti di petrolio porteranno alla Guyana
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/01/guyana-il-mini-stato-dellamerica-del-sud-nel-2020-crescera-dell85-grazie-al-petrolio-ma-ce-gia-unindagine-sullassegnazione-dei-diritti/5567876/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/01/guyana-il-mini-stato-dellamerica-del-sud-nel-2020-crescera-dell85-grazie-al-petrolio-ma-ce-gia-unindagine-sullassegnazione-dei-diritti/5567876/
venerdì 29 novembre 2019
Su decrescita e neoliberismo
Un interessante articolo di Francesco Piccioni
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/11/24/la-decrescita-infelice-del-neoliberismo-trionfante-0121114
Solo un'osservazione: quando Piccioni sostiene in sostanza che i teorici della decrescita non hanno tenuto conto del fatto che le loro proposte, nel mondo capitalistico, appaiono un'utopia, mi viene spontaneo, per ragioni piuttosto ovvie, invitarlo a dare un'occhiata ai testi seguenti:
https://www.ibs.it/marx-decrescita-perche-decrescita-ha-libro-marino-badiale-massimo-bontempelli/e/9788890339431
http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854871700
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/11/24/la-decrescita-infelice-del-neoliberismo-trionfante-0121114
Solo un'osservazione: quando Piccioni sostiene in sostanza che i teorici della decrescita non hanno tenuto conto del fatto che le loro proposte, nel mondo capitalistico, appaiono un'utopia, mi viene spontaneo, per ragioni piuttosto ovvie, invitarlo a dare un'occhiata ai testi seguenti:
https://www.ibs.it/marx-decrescita-perche-decrescita-ha-libro-marino-badiale-massimo-bontempelli/e/9788890339431
http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854871700
giovedì 28 novembre 2019
Il grande nulla
La sinistra ormai è il grande nulla, il vuoto. Lo potete vedere se leggete in questo post il manifesto della "sardine". Il post riporta anche un intervento critico di Diego Fusaro, che condivido (con l'eccezione del coinvolgimento di Greta Thunberg, che secondo me è sbagliato e indebolisce l'argomentazione), ma non mi sorprende, appunto perché esprime contenuti che sono anche i miei. Quello che davvero mi sorprende è il manifesto delle "sardine", la sua incredibile vacuità, il suo parlare del nulla. Per capirlo, basta chiedersi se, dal manifesto delle sardine, si riesce a dedurre una risposta alle seguenti domande, che sono solo alcune fra le tante che si potrebbero porre:
1. TAV: sì o no?
2. Ripristino articolo 18 e abolizione Jobs Act: sì o no?
3.Abolizione riforma Fornero e imposizione della quota 100 come soglia standard per la pensione: sì o no?
4. Limitazione alla circolazione dei capitali come premessa necessaria a un maggiore controllo pubblico sull'economia: sì o no?
5. Fuori l'Italia dalla NATO: sì o no?
6.Massiccio intervento dello Stato nell'economia per imporre la necessaria transizione ad un'economia low carbon, che il mercato lasciato a se stesso non farà mai: sì o no?
E ovviamente si potrebbe continuare. Ho scelto delle domande rispetto alle quali mi è facile pensare che le mie risposte siano opposte a quelle che darebbe Salvini. E' questo, ovviamente, uno dei motivi per cui non voto Salvini. Il problema con le "sardine" è che nel loro manifesto non c'è il minimo indizio dal quale si possa intuire quale potrebbe essere la loro risposta a queste e ad altre simili domande. Quel manifesto è una sequenza di parole vuote. La sinistra è questo vuoto, e nient'altro che questo.
1. TAV: sì o no?
2. Ripristino articolo 18 e abolizione Jobs Act: sì o no?
3.Abolizione riforma Fornero e imposizione della quota 100 come soglia standard per la pensione: sì o no?
4. Limitazione alla circolazione dei capitali come premessa necessaria a un maggiore controllo pubblico sull'economia: sì o no?
5. Fuori l'Italia dalla NATO: sì o no?
6.Massiccio intervento dello Stato nell'economia per imporre la necessaria transizione ad un'economia low carbon, che il mercato lasciato a se stesso non farà mai: sì o no?
E ovviamente si potrebbe continuare. Ho scelto delle domande rispetto alle quali mi è facile pensare che le mie risposte siano opposte a quelle che darebbe Salvini. E' questo, ovviamente, uno dei motivi per cui non voto Salvini. Il problema con le "sardine" è che nel loro manifesto non c'è il minimo indizio dal quale si possa intuire quale potrebbe essere la loro risposta a queste e ad altre simili domande. Quel manifesto è una sequenza di parole vuote. La sinistra è questo vuoto, e nient'altro che questo.
mercoledì 27 novembre 2019
Il funzionamento del MES
Un interessante intervento di Vladimiro Giacché
http://contropiano.org/documenti/2019/11/22/il-funzionamento-del-mes-e-le-sue-prospettive-di-riforma-0121026
http://contropiano.org/documenti/2019/11/22/il-funzionamento-del-mes-e-le-sue-prospettive-di-riforma-0121026
mercoledì 20 novembre 2019
L'acqua alta della destra
Un bell'intervento di Francesco Erspamer
https://controanalisi.wordpress.com/2019/11/13/lacqua-alta-della-destra/
https://controanalisi.wordpress.com/2019/11/13/lacqua-alta-della-destra/
martedì 19 novembre 2019
L'eterno ritorno dell'identico
Il movimento antisalviniano delle "sardine" è la ripetizione dell'antiberlusconismo di dieci o vent'anni fa: lo stesso vuoto di idee e di proposte, la stessa supponenza. La sinistra non cambia mai, ripete all'infinito la sua vacuità. Su questo un condivisibile intervento di Andrea Zhok
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16358-andrea-zhok-ripartiamo-dalle-sardine.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16358-andrea-zhok-ripartiamo-dalle-sardine.html
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lunedì 18 novembre 2019
Un'analisi di Galli della Loggia
Sono lontano dalle posizioni di Galli della Loggia, ma lui riesce a capire il carattere "difensivo" di quello che la sinistra stigmatizza come "populismo" e "sovranismo". Questo lo innalza parecchie spanne al di sopra della sinistra stessa.
https://www.corriere.it/ editoriali/19_novembre_14/ perche-destra-cosi-forte- europa-c434b524-0717-11ea- 8c46-e24c6a436654.shtml
https://www.corriere.it/
domenica 17 novembre 2019
Chi è il "nemico"?
Considerazioni condivisibili in questo intervento di Andrea Zhok
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16342-andrea-zhok-chi-e-il-nemico.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16342-andrea-zhok-chi-e-il-nemico.html
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sabato 16 novembre 2019
Gli ultimi
A quanto pare quelli del sindacato militari sono rimasti gli ultimi a dire "via i soldati italiani dall'Irak"
https://lnx. sindacatodeimilitari.org/ attentato-iraq-sindacato-dei- militari-forze-armate-via-da- inutile-missione-di-guerra/
https://lnx.
venerdì 15 novembre 2019
Germania ed Europa
Una bella intervista a Vladimiro Giacché
https://www.letture.org/anschluss-l-annessione-l-unificazione-della-germania-e-il-futuro-dell-europa-vladimiro-giacche/
https://www.letture.org/anschluss-l-annessione-l-unificazione-della-germania-e-il-futuro-dell-europa-vladimiro-giacche/
mercoledì 13 novembre 2019
Critica del "disaccoppiamento"
Nelle discussioni sulla nozione di decrescita viene spesso citata la tesi del "disaccoppiamento" (in inglese "decoupling"), secondo la quale lo sviluppo tecnologico permettere di "disaccoppiare" crescita economica e uso di risorse materiali, per cui di potrebbe avere crescita del PIL senza aggravare i problemi ecologici. Questa tesi viene discussa e criticata in un interessante articolo:
http://www.decrescita.com/news/decoupling-debunked-in-italiano/
http://www.decrescita.com/news/decoupling-debunked-in-italiano/
martedì 12 novembre 2019
Ancora sulla trappola dell'euro
Un commento di Fabrizio Tringali all'intervento sull'euro del Governatore della Banca Centrale ungherese, intervento che abbiamo segnalato qualche giorno fa.
https://www.economista.info/macro/matolcsy-euro-trappola-serve-procedura-duscita/
https://www.economista.info/macro/matolcsy-euro-trappola-serve-procedura-duscita/
lunedì 11 novembre 2019
Un'intervista a Michael Hudson
http://bollettinoculturale.blogspot.com/2019/11/intervista-al-professor-michael-hudson.html
Notevole il passaggio:
"Quando è minacciato da delle idee economiche di sinistra, il Partito Democratico sposta l’attenzione verso l'identità sessuale, l'identità razziale ed etnica – qualsiasi identità eccetto quella di avere in comune l’essere salariati!"
Sta parlando di quel Partito Democratico. Come si dice, tutto il mondo è paese...
domenica 10 novembre 2019
La sinistra dello zero per cento
Alcune considerazione interessanti in questo intervento del collettivo "Militant", in genere molto lucido, nonostante l'impostazione ideologica generale di "estrema sinistra".
http://www.militant-blog.org/?p=15844
Segnalo ad esempio questo passaggio:
"Rimarrà sempre una quota di lavoro dipendente pubblico, semi-colto, para-intellettuale, che sopravvive decentemente al ripiegamento dell’economia nazionale e alla moderazione salariale: questo zoccolo duro è preparato a votare Pd, Renzi, Draghi o il Gabibbo, l’importante è azzeccare i congiuntivi in tv e seguire il breviario euroliberista"
http://www.militant-blog.org/?p=15844
Segnalo ad esempio questo passaggio:
"Rimarrà sempre una quota di lavoro dipendente pubblico, semi-colto, para-intellettuale, che sopravvive decentemente al ripiegamento dell’economia nazionale e alla moderazione salariale: questo zoccolo duro è preparato a votare Pd, Renzi, Draghi o il Gabibbo, l’importante è azzeccare i congiuntivi in tv e seguire il breviario euroliberista"
sabato 9 novembre 2019
La rivincita delle élite
Una bella analisi di Thomas Fazi
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/16193-thomas-fazi-la-rivincita-delle-elite.html
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/16193-thomas-fazi-la-rivincita-delle-elite.html
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venerdì 8 novembre 2019
Uscire dalla trappola dell'euro
Un intervento del Governatore della Banca Centrale ungherese, tradotto da "Voci dall'estero":
http://vocidallestero.it/2019/11/03/governatore-della-banca-centrale-ungherese-dobbiamo-ammettere-che-leuro-e-stato-un-errore/
http://vocidallestero.it/2019/11/03/governatore-della-banca-centrale-ungherese-dobbiamo-ammettere-che-leuro-e-stato-un-errore/
giovedì 7 novembre 2019
mercoledì 6 novembre 2019
Frammentazione del puzzle europeo
Spunti di riflessione interessanti in questo articolo da "Contropiano"
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/10/29/il-puzzle-europeo-perde-il-collante-0120184
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/10/29/il-puzzle-europeo-perde-il-collante-0120184
martedì 5 novembre 2019
Sulla flat tax
Un contributo sulla "Flat Tax". Ovviamente, non è vero quanto viene suggerito nell'abstract, cioè che un sovranista sia automaticamente a favore della riduzione delle tasse, ma a parte questo l'analisi svolta degli autori mi sembra interessante
https://www.eticapa.it/eticapa/il-punto-sulla-reaganomics-con-un-occhio-al-presente/#more-10667
https://www.eticapa.it/eticapa/il-punto-sulla-reaganomics-con-un-occhio-al-presente/#more-10667
lunedì 4 novembre 2019
Un'analisi netta e condivisibile
Claudio Conti su Prodi, da "Contropiano"
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/10/30/prodi-il-dissociato-la-miseria-di-questa-classe-dirigente-0120211
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/10/30/prodi-il-dissociato-la-miseria-di-questa-classe-dirigente-0120211
domenica 3 novembre 2019
Élite e popolo: una citazione
"La posizione del Croce verso il materialismo storico mi pare simile a quella degli uomini del Rinascimento verso la Riforma luterana: "dove entra Lutero, sparisce la civiltà" diceva Erasmo, eppure gli storici e lo stesso Croce riconoscono oggi che Lutero e la Riforma sono stati l'inizio di tutta la filosofia e la civiltà moderna, compresa la filosofia del Croce. L'uomo del Rinascimento non comprendeva che un grande movimento di rinnovazione morale e intellettuale, in quanto si incarnava nelle vaste masse popolari, come avvenne per il Luteranismo, assumesse immediatamente forme rozze e anche superstiziose e che ciò era inevitabile per il fatto stesso che il popolo tedesco, e non una piccola aristocrazia di grandi intellettuali, era il protagonista e il portabandiera della Riforma."
A.Gramsci, Lettere dal carcere, Einaudi 1973, pagg.384-385.
sabato 2 novembre 2019
La morte in solitudine al tempo del capitalismo assoluto
Un segno dei tempi davvero inquietante. Si parla del Giappone, ma credo che siano fenomeni destinati a diffondersi.
https://www.doppiozero.com/materiali/kodoku-shi-la-morte-solitaria
https://www.doppiozero.com/materiali/kodoku-shi-la-morte-solitaria
venerdì 1 novembre 2019
Egemonia dell'avversione
Alcune considerazioni molto sensate di Andrea Zhok
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16180-andrea-zhok-egemonia-dell-avversione.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16180-andrea-zhok-egemonia-dell-avversione.html
giovedì 31 ottobre 2019
La scolastica del XXI secolo
Altri due interventi dal blog Kelebek di Miguel Martinez, nei quali vengono spiegate in modo sintetico ed efficace alcune caratteristiche di fondo della cultura accademica contemporanea
http://kelebeklerblog.com/2019/10/25/il-generatore-automatico-del-prof-borba/
http://kelebeklerblog.com/2019/10/26/borba-lo-scriba/
http://kelebeklerblog.com/2019/10/25/il-generatore-automatico-del-prof-borba/
http://kelebeklerblog.com/2019/10/26/borba-lo-scriba/
mercoledì 30 ottobre 2019
Problemi cinesi
Domenico Moro ci fornisce qualche informazione sulla fase attuale dell'economia cinese
http://www.laboratorio-21.it/la-cina-e-il-calo-dei-profitti/
http://www.laboratorio-21.it/la-cina-e-il-calo-dei-profitti/
martedì 29 ottobre 2019
Tulsi Gabbard
Il blog Kelebek, dell'amico Miguel Martinez, presenta spesso osservazioni molto interessanti come questa:
http://kelebeklerblog.com/2019/10/19/tulsi-gabbard/
http://kelebeklerblog.com/2019/10/19/tulsi-gabbard/
domenica 27 ottobre 2019
Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma (4)
Continuiamo a pubblicare gli interventi all'incontro "Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma" organizzato dal Fronte Sovranista Italiano - regione Liguria, che si è svolto a Genova sabato 12 ottobre 2019.
Gianvittorio Domini presenta le proposte FSI.
sabato 26 ottobre 2019
Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma (3)
Continuiamo a pubblicare gli interventi all'incontro "Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma" organizzato dal Fronte Sovranista Italiano - regione Liguria, che si è svolto a Genova sabato 12 ottobre 2019.
Sergio Contu ci parla di lavoro e TTIP. Da seguire attentamente!
mercoledì 23 ottobre 2019
Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma (2)
Continuiamo a pubblicare gli interventi all'incontro "Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma" organizzato dal Fronte Sovranista Italiano - regione Liguria, che si è svolto a Genova sabato 12 ottobre 2019.
Qui il secondo intervento, di Fabrizio Tringali, a proposito del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Qui trovate il primo video
Qui il secondo intervento, di Fabrizio Tringali, a proposito del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Qui trovate il primo video
lunedì 21 ottobre 2019
Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma (1)
Pubblichiamo gli interventi all'incontro "Storia del precariato in Italia. Una proposta di Riforma" organizzato dal Fronte Sovranista Italiano - regione Liguria, che si è svolto a Genova sabato 12 ottobre 2019.
Qui il primo intervento, di Marco Trombino, che riassume l'evoluzione della legislazione italiana in materia di lavoro:
Qui il primo intervento, di Marco Trombino, che riassume l'evoluzione della legislazione italiana in materia di lavoro:
domenica 20 ottobre 2019
Finanziaria recessiva
Un'analisi di Leonardo Mazzei
https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/finanziaria-recessiva-ce-lo-chiede.html
https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/finanziaria-recessiva-ce-lo-chiede.html
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venerdì 18 ottobre 2019
i guardiani dell'ipocrisia
L'assegnazione del Nobel per la letteratura a Peter Handke ha suscitato un po' di dibattito. Mi sembrano largamente condivisibili le considerazioni di Andrea Zhok.
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16087-andrea-zhok-i-guardiani-dell-ipocrisia.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/16087-andrea-zhok-i-guardiani-dell-ipocrisia.html
giovedì 17 ottobre 2019
Educazione e istruzione (P.Di Remigio)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo (M.B.)
Educazione e istruzione
Paolo Di Remigio
Educazione e istruzione, da sempre necessarie per lo sviluppo della libera
personalità, sembrano essere diventate opposte e incompatibili da quando i
pedagogisti pretendono che l’insegnante non debba istruire gli allievi tenendo lezioni e verificandone lo studio, ma
debba educarli senza nulla aggiungere
a quanto già sanno, limitandosi a stimolarne gli interessi e la creatività,
così che la scuola, finora un carcere per la ‘trasmissione’ di inutili e
comunque evanescenti conoscenze
teoriche, si trasfiguri in un giardino gioioso in cui fioriscono flessibilità mentale e competenze pratiche. Non è la prima
volta che la pedagogia polemizza con l’istruzione; già Rousseau, che nel suo «Emilio»
proclamò di odiare i libri, progettava un’educazione che eludesse le
astrattezze della teoria e condizionasse il fanciullo con la segreta
manipolazione del suo ambiente; già in lui il rigetto della civiltà diventò
divieto di istruire e l’educazione assunse accenti totalitari[1].
In ogni caso è un segno di estrema decadenza che, entro la civiltà ai cui inizi
è sbocciata la libera filosofia, si diffami la conoscenza teorica come fonte di
corruzione dei giovani. Un simile rovesciamento di valori suggerisce
l’opportunità di qualche considerazione altrimenti scontata sul senso dei due
concetti.
domenica 13 ottobre 2019
Un esempio concreto
Un esempio concreto di cosa significa UE
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-perch_chi_difende_leuropa_e_questo_modello_economico__vostro_nemico/29278_31040/
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-perch_chi_difende_leuropa_e_questo_modello_economico__vostro_nemico/29278_31040/
sabato 12 ottobre 2019
Crisi del capitalismo
Una bella analisi di Domenico Moro
http://www.laboratorio-21.it/la-riemersione-della-crisi-del-capitale-e-lattualita-del-socialismo/
http://www.laboratorio-21.it/la-riemersione-della-crisi-del-capitale-e-lattualita-del-socialismo/
domenica 6 ottobre 2019
La banalità dell'internazionalismo
Un intervento di Thomas Fazi
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_banalit_dellinternazionalismo/11_30927/
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_banalit_dellinternazionalismo/11_30927/
giovedì 3 ottobre 2019
Ciò che sappiamo
Un bell'intervento di Vladimiro Giacché
http://patriaecostituzione.it/2019/09/19/il-coraggio-di-cio-che-si-sa/
http://patriaecostituzione.it/2019/09/19/il-coraggio-di-cio-che-si-sa/
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Vladimiro Giacché
venerdì 27 settembre 2019
Noi vogliamo l'uguaglianza
I. Introduzione
Nella stagione politica appena trascorsa, un tema di
acceso dibattito è stato quello della riforma delle norme relative a
separazioni e affidi, riforma proposta col DDL 735, poi divenuto mediaticamente
noto come “DDL Pillon” dal nome del Sen.Simone Pillon, il personaggio politico
più noto fra i sostenitori del DDL. La caduta del governo Lega-M5S ha
cancellato questo tema dall’agenda politica. Può darsi che, appunto per questo,
sia possibile adesso una riflessione più serena su questi temi, una riflessione
che si distacchi dall’urgenza di attaccare questo o quel partito, questo o
quell’esponente politico, e cerchi di andare alla radice dei problemi.
Non è facile discutere di questo tema. Uno degli
elementi di difficoltà sta nel fatto che il problema è piuttosto serio e in
certi casi anche drammatico, ma è in sostanza ignoto all’opinione pubblica,
principalmente perché esso non gode di molto spazio sui media, che ne parlano
solo in riferimento a casi particolarmente drammatici. Cerchiamo allora di
riassumere i punti fondamentali.
mercoledì 18 settembre 2019
giovedì 12 settembre 2019
Le classiche balle
Una analisi breve e chiara del programma del governo PD-M5S. Molto condivisibile tutto quanto viene detto, tranne le righe finali sul "pericolo fascista", e la solita pia illusione che la sinistra radicale possa fare qualcosa. La sinistra radicale dice spesso cose intelligenti, peccato non riesca a prendere atto della propria inesistenza. Non che faccia molta differenza, s'intende.
http://contropiano.org/interventi/2019/09/08/un-programma-di-governo-classico-pieno-di-balle-0118546
http://contropiano.org/interventi/2019/09/08/un-programma-di-governo-classico-pieno-di-balle-0118546
martedì 10 settembre 2019
Di cosa vogliamo parlare?
Invece di parlare dei suoi vestiti, si potrebbe magari discutere del fatto che la nuova ministra dell'agricoltura vuole ratificare il CETA, l'accordo di libero scambio fra UE e Canada. E' chiedere troppo?
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/10/ceta-bellanova-ratificare-trattato-di-libero-scambio-italia-canada-m5s-danneggia-made-in-italy-aprire-discussione/5442363/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/10/ceta-bellanova-ratificare-trattato-di-libero-scambio-italia-canada-m5s-danneggia-made-in-italy-aprire-discussione/5442363/
domenica 8 settembre 2019
Un vincolo politico
Lucido come sempre Carlo Galli
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2019/09/04/che-cose-questa-crisi/
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2019/09/04/che-cose-questa-crisi/
venerdì 6 settembre 2019
La crisi della scuola: una recensione
Segnaliamo la recensione di Lucio Russo al libro sulla scuola di Galli Della Loggia:
https://anticiteraorg.files.wordpress.com/2019/09/recensionegdl.pdf
https://anticiteraorg.files.wordpress.com/2019/09/recensionegdl.pdf
martedì 3 settembre 2019
Siamo vicini al collasso?
Siamo vicini al collasso?
Marino Badiale
Sono ormai in molti a
sostenere che l’attuale organizzazione economica e sociale è
destinata a finire, in maniera più o meno traumatica, nell’arco di
qualche decennio. In Francia si parla, forse con un po’ di ironia,
di “collapsologie” come di una nuova disciplina scientifica che
studia appunto il collasso prossimo dell’attuale organizzazione
sociale [1,2,3]. Intendo qui provare a riassumere i termini
fondamentali della questione. Cercherò di sostenere che in effetti
vi sono argomenti ragionevoli a favore della tesi del collasso
prossimo. Questo ovviamente non implica che si possano fissare dei
limiti temporali precisi, né che si possano fare ipotesi ragionevoli
su quale potrà essere la nuova forma di organizzazione sociale che
sostituirà l’attuale.
La tesi fondamentale che
intendo esporre è che il collasso prossimo venturo deriverà dal
concorrere di cause diverse, sarà cioè il risultato del confluire
di diversi processi di crisi. Stiamo cioè entrando in una fase
storica nella quale meccanismi di diverso tipo porteranno a problemi
sempre maggiori nella riproduzione dell’attuale ordinamento
sociale. Nessuno di tali problemi probabilmente sarebbe in sé tale
da causare una crisi irreversibile, ma mi sembra ragionevole pensare
che sarà proprio la loro contemporaneità a innescare il collasso.
Le crisi fondamentali che
stanno confluendo assieme possono essere schematizzate sotto tre
grandi etichette: crisi economica, crisi egemonica, crisi ecologica.
Esaminiamole in quest’ordine.
lunedì 2 settembre 2019
Sulla crisi del governo gialloverde
Un lucido intervento di Leonardo Mazzei sulla caduta del governo Lega-M5S
https://sollevazione.blogspot.com/2019/09/per-favore-siamo-seri-di-leonardo-mazzei.html
https://sollevazione.blogspot.com/2019/09/per-favore-siamo-seri-di-leonardo-mazzei.html
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sabato 31 agosto 2019
Una difesa degli studi classici (P. Di Remigio)
Un intervento di Paolo Di Remigio sugli studi classici
https://www.roars.it/online/una-difesa-degli-studi-classici/
https://www.roars.it/online/una-difesa-degli-studi-classici/
giovedì 29 agosto 2019
Follie! Follie! Delirio vano è questo...
Un ottimo intervento di Thomas Fazi spiega la follia delle "clausole di salvaguardia" e mostra la natura di classe di misure apparentemente tecniche
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/15696-thomas-fazi-la-follia-delle-clausole-di-salvaguardia-sull-iva.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/15696-thomas-fazi-la-follia-delle-clausole-di-salvaguardia-sull-iva.html
mercoledì 28 agosto 2019
Solidarietà europea?
Quando si va oltre la retorica europeista e si guarda la realtà concreta, le scelte politiche, i loro motivi e le loro conseguenze, le cose si capiscono meglio. Un aiuto a capire viene da questo intervento di Giacché sulla regolamentazione bancaria europea
http://contropiano.org/documenti/2019/08/22/lunione-bancaria-europea-e-i-problemi-delle-banche-italiane-2-0118212
http://contropiano.org/documenti/2019/08/22/lunione-bancaria-europea-e-i-problemi-delle-banche-italiane-2-0118212
martedì 27 agosto 2019
lunedì 26 agosto 2019
Ancora su Costituzione e UE
Una interessante intervista a Mario Esposito, docente di Diritto Costituzionale
https://www.ilsussidiario.net/news/perche-non-si-vota-il-giurista-decide-leuropa-per-noi-lo-dice-la-costituzione/1918260/
https://www.ilsussidiario.net/news/perche-non-si-vota-il-giurista-decide-leuropa-per-noi-lo-dice-la-costituzione/1918260/
domenica 25 agosto 2019
Sulla Costituzione
Un intervento dal blog "Orizzonte 48"
http://orizzonte48.blogspot.com/2019/08/asrticolo-4-della-cost-fra-passato.html#comment-form
http://orizzonte48.blogspot.com/2019/08/asrticolo-4-della-cost-fra-passato.html#comment-form
sabato 24 agosto 2019
"Chi va più dal medico di base?"
Questo si chiede Giorgetti, di fronte al fatto che nei prossimi anni mancheranno 45.000 medici di base. Sembra sia questa la persona che Salvini vorrebbe Ministro dell'Economia. La barbarie avanza a grandi passi.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/24/giorgetti-nei-prossimi-anni-mancheranno-45mila-medici-di-base-ma-ormai-quel-mondo-e-finito-e-sui-sacerdoti-sostituiti-da-psicologi/5406286/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/24/giorgetti-nei-prossimi-anni-mancheranno-45mila-medici-di-base-ma-ormai-quel-mondo-e-finito-e-sui-sacerdoti-sostituiti-da-psicologi/5406286/
venerdì 23 agosto 2019
Una inquietante visione dei problemi sociali
Dopo la ricercatrice IIT, un altro esempio delle visioni inquietanti che circolano in alcuni ambienti accademici
https://www.wired.it/scienza/lab/2018/07/18/xenofobia-razzismo-scienza/
(morale: lo scientismo è una brutta bestia, e la scuola di Francoforte si è affaticata invano)
(morale: lo scientismo è una brutta bestia, e la scuola di Francoforte si è affaticata invano)
giovedì 22 agosto 2019
Sul prossimo governo
Un intervento di Cesaratto
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2019/08/il-governo-m5s-pd-non-sia-un-monti-bis.html#more
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2019/08/il-governo-m5s-pd-non-sia-un-monti-bis.html#more
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martedì 20 agosto 2019
Scenari paurosi
Scenari paurosi. Tutto per il bene dell'umanità, naturalmente. Qualcuno cita giustamente il Ministero dell'Amore di orwelliana memoria, ma sono cose vecchie, scritte quando si usavano ancora le cabine telefoniche...
lunedì 19 agosto 2019
Per una storia filosofica dell'impunità (Di Biase, Di Remigio)
(Riceviamo e volentieri pubblichiamo. M.B.)
Per una storia filosofica dell'impunità
(Fausto Di Biase, Paolo Di Remigio)
Per una storia filosofica dell'impunità
(Fausto Di Biase, Paolo Di Remigio)
Prima ancora che entrasse in vigore la Costituzione nel 1948, l’indipendenza della Repubblica italiana era stata compromessa dal traumatico trattato di pace dell’anno precedente, con il quale le potenze occidentali vincitrici avevano stabilito un protettorato sull’Italia impedendovi l’avvicendamento dei partiti di sinistra al governo, controllandone gli apparati di sicurezza interni, la politica estera e la politica economica[1]. La politica italiana del dopoguerra è così determinata dall’intersecarsi di due scissioni: quella visibile tra destra e sinistra carica di contenuto classista, quella invisibile tra chi ha accettato la riduzione a provincia dell’Italia e chi non vi si è rassegnato.
Benché distinte, le due scissioni si sono rafforzate a vicenda. Che la NATO non sia stata sciolta dopo la fine dell’Unione Sovietica, ma abbia anzi esteso il suo campo di intervento, dimostra che la guerra fredda tra USA e URSS è nata dall’aspirazione geopolitica statunitense a rimuovere l’ostacolo dell’URSS e a stabilire un impero mondiale, e ha assunto l’aspetto della lotta di classe tra borghesia e proletariato per il solo fatto che l’URSS affermava di seguire un modello economico socialista. Per questo motivo l’anticomunismo non è stato soltanto una scelta di classe, è stato anche un atto di subalternità all’impero statunitense; viceversa, il comunismo è stato non solo una difesa degli interessi dei lavoratori, ma anche un’alleanza con l’Unione Sovietica. Quanto più esasperati i sentimenti della lotta di classe, tanto più condannati a essere semplici coperture del conflitto geopolitico e dunque della dipendenza dello Stato dall’uno o dall’altro impero. Viceversa, il settore del mondo politico italiano meno sensibile all’isteria anticomunista o alle velleità insurrezionali è stato il più leale alla Costituzione democratica e ha tentato sin da principio il recupero di spazi di indipendenza nazionale.
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sabato 17 agosto 2019
Come rovinare un paese in trent'anni
Da "Voci dall'estero", un articolo di qualche tempo fa, che rappresenta un'ottima sintesi della situazione italiana.
https://vocidallestero.it/2019/04/15/italia-come-rovinare-un-paese-in-trentanni/
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giovedì 15 agosto 2019
La vera emergenza
Un intervento da "Contropiano"
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/08/08/la-vera-emergenza-e-lagenda-dautunno-0117899
http://contropiano.org/news/politica-news/2019/08/08/la-vera-emergenza-e-lagenda-dautunno-0117899
mercoledì 14 agosto 2019
martedì 13 agosto 2019
L'agonia della classe media
Un articolo interessante
https://it.businessinsider. com/lagonia-della-classe- media-usa-travolta-dai-debiti- e-dal-farmageddon-del-mid- west-fa-scricchiolare-la- retorica-di-trump/
Ovviamente, l'agonia della classe media, negli USA e altrove, è legata all'abbandono del "compromesso socialdemocratico-keynesiano" che ha caratterizzato i trent'anni seguiti alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Tale abbandono è stata un scelta strategica dei ceti dominanti dell'Occidente, e le politiche ad esso necessarie sono state perseguite negli ultimi decenni dal complesso del ceto politico, di destra e di sinistra.
https://it.businessinsider.
Ovviamente, l'agonia della classe media, negli USA e altrove, è legata all'abbandono del "compromesso socialdemocratico-keynesiano" che ha caratterizzato i trent'anni seguiti alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Tale abbandono è stata un scelta strategica dei ceti dominanti dell'Occidente, e le politiche ad esso necessarie sono state perseguite negli ultimi decenni dal complesso del ceto politico, di destra e di sinistra.
lunedì 12 agosto 2019
Neoliberismo, salari, euro
Una analisi di Leonardo Mazzei
https://sollevazione.blogspot.com/2019/08/il-neoliberismo-i-salari-leuro-di.html
https://sollevazione.blogspot.com/2019/08/il-neoliberismo-i-salari-leuro-di.html
domenica 11 agosto 2019
Sempre gli stessi
Dal sito "Voci dall'estero"
http://vocidallestero.it/2019/07/31/vi-presento-il-nuovo-capo-ma-e-lo-stesso-di-prima/
http://vocidallestero.it/2019/07/31/vi-presento-il-nuovo-capo-ma-e-lo-stesso-di-prima/
sabato 10 agosto 2019
Fine di un ciclo
Un articolo da "Contropiano":
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/08/04/un-ciclo-trentennale-e-finito-e-ora-0117810
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/08/04/un-ciclo-trentennale-e-finito-e-ora-0117810
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venerdì 9 agosto 2019
giovedì 8 agosto 2019
mercoledì 7 agosto 2019
Il modello tedesco non funziona neanche in Germania
Un articolo di Domenico Moro
http://www.laboratorio-21.it/il-modello-tedesco-non-funziona-neanche-in-germania/
http://www.laboratorio-21.it/il-modello-tedesco-non-funziona-neanche-in-germania/
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martedì 6 agosto 2019
Una società che divora se stessa
Segnalo questo interessante intervento di Anselm Jappe, che dice molte cose condivisibili (altre meno, come i giudizi sul populismo o sul carattere patriarcale del capitalismo).
lunedì 5 agosto 2019
Una critica filosofica
Paolo Di Remigio analizza un intervento di Claudio Foti, coinvolto nelle indagini su Bibbiano.
martedì 23 luglio 2019
Ancora su Bibbiano
Un'intervista a Paolo Di Remigio, ancora sul tema di Bibbiano e connessioni varie
(Il blog va in vacanza per un paio di settimane. Un saluto a lettori e lettrici)
https://italiaeilmondo.com/2019/07/16/affidamenti-di-minori-psichiatria-psicologia-e-tribunali_-intervista-a-paolo-di-remigio/
(Il blog va in vacanza per un paio di settimane. Un saluto a lettori e lettrici)
https://italiaeilmondo.com/2019/07/16/affidamenti-di-minori-psichiatria-psicologia-e-tribunali_-intervista-a-paolo-di-remigio/
mercoledì 10 luglio 2019
A che serve la sinistra?
La vicenda greca, sfociata per il momento nelle elezioni che hanno visto la vittoria della destra, dovrebbe aver reso evidente anche ai più duri di comprendonio quale sia il ruolo della sinistra oggi: far accettare alla popolazione scelte politiche di destra, preparando così il ritorno al potere della destra "ufficiale". Dovrebbe essere evidente che, se si vogliono difendere i ceti subalterni, occorre rifiutare la dicotomia destra/sinistra tutta intera. Ma sembra ormai lecito il sospetto che, della difesa dei ceti subalterni, non importi nulla a nessuno.
domenica 7 luglio 2019
Le scienze umane a Bibbiano (P. Di Remigio)
(Pubblichiamo volentieri questa riflessione dell'amico Paolo Di Remigio, che parte dai fatti di Bibbiano per discutere su ciò che sono oggi le scienze umane. M.B.)
Le
scienze umane a Bibbiano
Paolo Di Remigio
1.
A Bibbiano, ma in precedenza al ‘Forteto’ vicino Firenze e poi in
provincia di Modena, i bambini sono stati strappati ai loro genitori tramite
accuse infamanti in particolare nei confronti dei padri e, dopo un lavaggio del
cervello perché si rassegnassero al trauma, ma anche senza che si rassegnassero,
affidati a nuovi nuclei familiari o a istituti prezzolati. Psicologi,
assistenti sociali, giudici hanno calunniato adulti e rubato bambini, per
realizzarne le peggiori angosce, per sacrificare le vite di tutti sull'altare
del denaro e degli appetiti perversi. L’ampiezza delle reti di complicità, di
reticenza e di disattenzione che permette queste spaventose vicende e vi stende
il velo dell’omertà dimostra l’esistenza di potenti forze destabilizzanti, animate
da un’ideologia che razionalizza l’odio nei confronti dell’istituzione familiare
e il cui terreno di coltura è in certi settori delle ‘scienze umane’ – le
scienze delle intenzioni: psicologia, sociologia, antropologia.
sabato 6 luglio 2019
La fase politica
Un articolo di Mimmo Porcaro, chiaro e lucido come sempre
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/15333-mimmo-porcaro-note-sulla-fase-politica.html
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/15333-mimmo-porcaro-note-sulla-fase-politica.html
giovedì 4 luglio 2019
domenica 30 giugno 2019
sabato 29 giugno 2019
La punta di un iceberg?
Il caso dei bambini illecitamente sottratti alle famiglie è probabilmente la punta di un iceberg. Si legga questa intervista a Francesco Morcavallo, ex-giudice del tribunale dei minori di Bologna
http://www.corrieredicalabria.com/articolo.php?id=387&fbclid=IwAR2gdsSs7ag8lKL9vdczCjWoxMZLgQ2W2Rf_4uZugmJzkaXyuDX4dsIg6Ec
http://www.corrieredicalabria.com/articolo.php?id=387&fbclid=IwAR2gdsSs7ag8lKL9vdczCjWoxMZLgQ2W2Rf_4uZugmJzkaXyuDX4dsIg6Ec
venerdì 28 giugno 2019
L'euro e la divergenza fra i paesi europei
Un interessante articolo di Domenico Moro
http://www.laboratorio-21.it/come-leuro-alimenta-la-divergenza-tra-i-paesi-europei/
http://www.laboratorio-21.it/come-leuro-alimenta-la-divergenza-tra-i-paesi-europei/
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giovedì 27 giugno 2019
mercoledì 26 giugno 2019
Ovviamente
Saranno i poveri a pagare il prezzo più alto per gli sconvolgimenti climatici
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-mondo-rischia-un-apartheid-climatico_it_5d1223d3e4b0aa375f539667
PS Ovviamente, le Olimpiadi sono un disastro e un disgustoso spreco di denaro. Lo scrivo giusto perché i nostri 23 lettori non abbiano dubbi su quello che pensiamo (MB)
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-mondo-rischia-un-apartheid-climatico_it_5d1223d3e4b0aa375f539667
PS Ovviamente, le Olimpiadi sono un disastro e un disgustoso spreco di denaro. Lo scrivo giusto perché i nostri 23 lettori non abbiano dubbi su quello che pensiamo (MB)
lunedì 24 giugno 2019
Giannuli su fascismo/antifascismo
Un intervento molto chiaro. Sull'argomento, ricordo gli interventi che avevo segnalato qui.
http://www.aldogiannuli.it/fascismo-antifascismo-una-coppia-concettuale-ancora-attuale/
http://www.aldogiannuli.it/fascismo-antifascismo-una-coppia-concettuale-ancora-attuale/
sabato 22 giugno 2019
Il collasso
A giudicare dai
testi che vi segnalo più sotto, in Francia sembra abbastanza vivo (almeno, più
che in Italia), il dibattito sul prossimo collasso dell’attuale civiltà, dovuto
alla radicale distruzione, da essa stessa generata, delle proprie condizioni di
esistenza naturali. Detta alla buona, il capitalismo distrugge l’attuale
organizzazione del mondo naturale, e in questo modo si autodistrugge, ma non
c’è nessun proletariato rivoluzionario a salvare umanità e civiltà. Gli autori
dei testi sotto indicati prendono atto che questa è la situazione, ne
descrivono la probabile evoluzione futura, e provano a suggerire quali
potrebbero essere le scelte da fare. Non per evitare il crollo, che essi danno
appunto per inevitabile, ma per cercare di gestirlo nella maniera meno
drammatica e ingiusta possibile. Le idee sono quelle prevedibili: svolta
ecologica dell’economia, riduzione delle disuguaglianze per distribuire in
maniera equa gli inevitabili sacrifici e renderli così eticamente accettabili,
riconquista della democrazia per abolire la presa delle oligarchie finanziarie
e industriali sullo Stato. Personalmente, ritengo probabile che non si riuscirà
a compiere nemmeno questi passi, almeno non in tempo perché risultino efficaci.
Se sarà crollo, è probabile che esso porterà non ad una più vera democrazia, ma
ad una forma, difficile da prevedere nei dettagli, di Stato autoritario, in quanto unica struttura capace di garantire un minimo di ordine e coesione sociale. È
anche probabile che il crollo sfocerà in una organizzazione sociale che non
sarà più possibile definire “capitalistica”: nel senso che esisterà ancora il
capitale, inteso come denaro che si autovalorizza, ma i fondamenti della
produzione saranno organizzati su altre basi e non si potrà più parlare di
“modo capitalistico di produzione”. Un po’, per capirci, come nel mondo antico,
nel quale esistevano il capitale commerciale e il capitale produttivo di
interesse, ma non il “modo capitalistico di produzione”, perché la produzione
era organizzata in altre forme. Se andrà così, avremo una ulteriore
conseguenza, cioè l’uscita del pensiero di Marx dall'attualità. Infatti, Marx è il
pensatore insuperato della società capitalistica: se davvero il crollo
dell’attuale organizzazione sociale sfocerà in una società non più capitalistica,
Marx diventerà quello che finora non è mai stato, un classico del pensiero non
più direttamente utilizzabile per l’analisi della società data. Per chi si è
formato sui suoi testi, come l’autore di queste righe, è un po’
malinconico pensare che il superamento del capitalismo avverrà non grazie alla rivoluzione comunista, ma come effetto di un crollo distruttivo della civiltà. Ma queste in fondo sono preoccupazioni da topo (marxista) di biblioteca. Le
generazioni future avranno ben altri problemi da gestire (M.B.)
I libri cui mi riferisco sono i seguenti
P.Servigne, R.Stevens Comment tout peut s’effronder
(Seuil 2015)
E.M.Conway, N.Oreskes L’effondrement de la civilization occidentale
(Les Liens
qui Libérent 2014)
J.M.Gancille Ne plus se mentir
(éditions Rue
de l’échiquier 2019)
Il libro di Conway-Oreskes citato è una traduzione dall'inglese. Ne esiste anche una traduzione italiana: Il crollo della civiltà occidentale, edizioni PianoB
giovedì 20 giugno 2019
Germania mal guidata?
Un articolo di Carlo Clericetti
http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2019/06/10/la-germania-mal-guidata-rischia-il-declino/
http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2019/06/10/la-germania-mal-guidata-rischia-il-declino/
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martedì 18 giugno 2019
Sulla didattica delle competenze
Segnalo questo interessante intervento di Paolo Di Remigio su ROARS
https://www.roars.it/online/un-articolo-sorprendente-sulla-didattica-delle-competenze/
https://www.roars.it/online/un-articolo-sorprendente-sulla-didattica-delle-competenze/
domenica 16 giugno 2019
Intellettuali di sinistra
Ci vuole un certo stomaco, ma vale la pena di leggere questa intervista a Natalia Aspesi per rendersi conto della totale, irredimibile bancarotta intellettuale di quella che un tempo fu l'intellighentzia di sinistra. Non capiscono più nulla, letteralmente. E fantasticano di stragi, per non doverlo ammettere.
https://www.huffingtonpost.it/entry/comprate-oro-prima-che-venga-giu-tutto_it_5d0619f3e4b0304a1211003f?ybb&utm_hp_ref=it-homepage
https://www.huffingtonpost.it/entry/comprate-oro-prima-che-venga-giu-tutto_it_5d0619f3e4b0304a1211003f?ybb&utm_hp_ref=it-homepage
sabato 15 giugno 2019
Un'apocalisse civile
Mentre popolo e intellettuali di sinistra sbraitano contro il fascismo, esponenti del pd intrallazzano per condizionare le nomine dei magistrati. Se c'è un pericolo di involuzione autoritaria in Italia, esso sta nelle riforme costituzionali tentate da Renzi e negli intrallazzi con la magistratura dei renziani. E allora il continuo gridare al "pericolo fascista" si svela finalmente nella sua verità: un'arma di distrazione per coprire i veri nemici della democrazia.
Fra tutto quello che ho visto pubblicato sul tema, mi sembra che solo questo intervento di Andrea Zhok colga la gravità di quanto si sta disvelando:
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/15217-andrea-zhok-frammenti-di-un-apocalisse-civile.html
Addendum domenica 16-6. Un altro intervento che mi pare colga la gravità dei fatti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/15/csm-e-surreale-che-i-protagonisti-non-riconoscano-la-gravita-degli-eventi/5258025/
Fra tutto quello che ho visto pubblicato sul tema, mi sembra che solo questo intervento di Andrea Zhok colga la gravità di quanto si sta disvelando:
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/15217-andrea-zhok-frammenti-di-un-apocalisse-civile.html
Addendum domenica 16-6. Un altro intervento che mi pare colga la gravità dei fatti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/15/csm-e-surreale-che-i-protagonisti-non-riconoscano-la-gravita-degli-eventi/5258025/
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venerdì 7 giugno 2019
"Collassologia"?
Il nome fa un po' ridere, i contenuti mi sembrano intereressanti:
http://gliasinirivista.org/2019/06/perche-collassologi-vanno-presi-sul-serio/
http://gliasinirivista.org/2019/06/perche-collassologi-vanno-presi-sul-serio/
giovedì 6 giugno 2019
Lottare contro il cambiamento climatico e contro le disuguaglianze
Una bella intervista a Naomi Klein, che mi sembra imposti correttamente il nesso fra lotta per l'eguaglianza e lotta per la difesa dell'ambiente. Si tratta in ogni caso di lottare contro il carattere compiutamente distruttivo del capitalismo contemporaneo. Mi ha sorpreso vedere come, nel piccolo ambiente "antisistemico", non tutti colgano questo nesso, e sfruttino i dubbi che lecitamente si possono avere sulla figura mediatica di Greta per sottovalutare i problemi che essa indica (MB)
mercoledì 29 maggio 2019
Recesso unica via
Una bella intervista a Stefano D'Andrea, del Fronte Sovranista Italiano
http://www.lavocechestecca.com/2019/05/24/dandrea-fsi-non-ci-sara-mai-retromarcia-su-trattati-ue-recesso-unica-via/
http://www.lavocechestecca.com/2019/05/24/dandrea-fsi-non-ci-sara-mai-retromarcia-su-trattati-ue-recesso-unica-via/
domenica 26 maggio 2019
Una frazione dei ceti dominanti
Ormai sono in molto ad essersi accorti che la sinistra è solo una frazione dei ceti dominanti
venerdì 24 maggio 2019
Un commento di Paolo di Remigio
Qualche giorno fa ho segnalato un interessante intervento di Andrea Zhok sul caso della professoressa di Palermo. Paolo Di Remigio mi ha inviato un commento che mi sembra valga la pena di essere letto.
MB.
Scrive Andrea Zhok in merito al caso della professoressa di Palermo: "Ecco, se volete qualcosa su cui scandalizzarvi sul serio, è questo, è il fatto che oggi le condizioni per la libertà di insegnamento sono evaporate, che ai docenti viene richiesto di essere ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’, ma al contempo di sorvegliare e reprimere ogni parola, o gesto, o espressione, propria e dei discenti, che possa risultare lesiva per chicchessia." Non mi sembra abbastanza chiaro che nella didattica autentica non si presenta mai un contrasto insuperabile tra comunicatività stimolante e repressione, che sempre i docenti hanno sorvegliato i discenti, sempre ne hanno represso parole, gesti ed espressioni offensivi, ma non per questo non sono stati ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’. Sempre ... finché la loro didattica aveva a che fare con i contenuti scientifici; la scienza, infatti, è diretta alla cosa, non ha bisogno di polemiche personali, dunque difficilmente è offensiva. Le opinioni sono, invece, per loro natura personali; per questo esprimerle o contrastarle è offensivo per chi ne alimenta di diverse. La profondità del contrasto tra libertà e offesa nella scuola di oggi rilevato da Zhok rivela dunque che essa è stata privata della finalità scientifica ed è stata spinta nello stagno maleodorante degli scambi di opinione. È solo il degrado scandaloso della scuola attuale a fare di normali esigenze della didattica un problema insolubile.
(Paolo Di Remigio)
MB.
Scrive Andrea Zhok in merito al caso della professoressa di Palermo: "Ecco, se volete qualcosa su cui scandalizzarvi sul serio, è questo, è il fatto che oggi le condizioni per la libertà di insegnamento sono evaporate, che ai docenti viene richiesto di essere ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’, ma al contempo di sorvegliare e reprimere ogni parola, o gesto, o espressione, propria e dei discenti, che possa risultare lesiva per chicchessia." Non mi sembra abbastanza chiaro che nella didattica autentica non si presenta mai un contrasto insuperabile tra comunicatività stimolante e repressione, che sempre i docenti hanno sorvegliato i discenti, sempre ne hanno represso parole, gesti ed espressioni offensivi, ma non per questo non sono stati ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’. Sempre ... finché la loro didattica aveva a che fare con i contenuti scientifici; la scienza, infatti, è diretta alla cosa, non ha bisogno di polemiche personali, dunque difficilmente è offensiva. Le opinioni sono, invece, per loro natura personali; per questo esprimerle o contrastarle è offensivo per chi ne alimenta di diverse. La profondità del contrasto tra libertà e offesa nella scuola di oggi rilevato da Zhok rivela dunque che essa è stata privata della finalità scientifica ed è stata spinta nello stagno maleodorante degli scambi di opinione. È solo il degrado scandaloso della scuola attuale a fare di normali esigenze della didattica un problema insolubile.
(Paolo Di Remigio)
mercoledì 22 maggio 2019
"E non è davvero la stessa cosa"
Mi hanno colpito molte delle reazioni alla vicenda della giovane che ha ucciso il padre violento e alcolizzato: si va dai commenti, letti in rete, di pura e semplice soddisfazione, all'evidente meccanismo, messo in atto dai media, di creazione di un'eroina nella figura della ragazza parricida.
Ho pensato allora di riproporre un articolo di Fortini del 1978 (tratto dal libro "Insistenze", Garzanti 1985), che parla di un caso simile. Della vicenda specifica discussa da Fortini so solo quello che si deduce dall'articolo: un ragazzo uccide il padre violento, al processo il p.m. chiede una pena pesante, c'è una raccolta di firme a favore dell'assoluzione.
Ho riprodotto il testo originale, nonostante alcuni passaggi che oggi certo suonano invecchiati (il rivolgersi ai "compagni", le allusioni alle multinazionali) perché mi pareva che solo nella sua integrità l'articolo rendesse giustizia al pensiero, spesso ellittico, di Fortini.
So benissimo, riproponendo questo testo, che quanto vi è scritto è, nella situazione spirituale contemporanea, più incomprensibile di una tavoletta d'argilla scritta in caratteri cuneiformi. Ma non credo più di poter influire o convincere. Mi limito a ricopiare antichi manoscritti, sperando nei lettori futuri.
M.B.
Franco Fortini
Un parricida
(Novembre 1978)
Non ho firmato il documento
che chiedeva l’assoluzione per il ragazzo romano che ha ucciso il padre
violento e feroce; perché sono in disaccordo con buona parte delle motivazioni
espresse nel documento. Aggiungo subito che la richiesta del p.m. è vergognosa,
come quella che implica la inevitabile distruzione di un adolescente, qualunque
cosa costui abbia compiuta. Se, come mi dicono gli amici che hanno firmato, già
grandissima è stata l’inadempienza della società e dello stato nei confronti di
quel ragazzo, ancora più grande e intollerabile è l’oltraggio fatto, da quella
richiesta di condanna, al sentimento di giustizia.
E tuttavia non ho dunque
firmato perché credo non si debba indulgenza alla facilità con cui assumiamo il
punto di vista che Dio, se ci fosse, supponiamo dovrebbe avere. Fra l’altro,
nessuno più di chi si dichiara ateo inclina a quella facilità. Tale punto di
vista è globale e sublime. Sì, il punto di vista di Dio è sbagliato, dove tutto
comprendere è tutto perdonare, e altrettanto è quello dell’avvenire liberato e
redento dove non ci saranno colpe né perdono, dove non si sorveglia né si punisce
e nella tenerezza del sogno ci si bacia in fronte l’un l’altro, purché giovani,
quasi come gli angeli del Beato Angelico.
E invece bisogna distinguere. Bisogna compiere questa
penosa operazione.
domenica 19 maggio 2019
Il lavoro dell'insegnante
Alcune considerazioni interessanti sul caso dell'insegnate sospesa dal servizio a Palermo
http://patriaecostituzione.it/2019/05/18/scandalizzarsi-ovvero-brevi-note-sul-lavoro-dellinsegnante/
http://patriaecostituzione.it/2019/05/18/scandalizzarsi-ovvero-brevi-note-sul-lavoro-dellinsegnante/
sabato 18 maggio 2019
C'è poco da scegliere
Un intervento di Thomas Fazi
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/europa/29739-euro-una-questione-di-classe
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/europa/29739-euro-una-questione-di-classe
venerdì 17 maggio 2019
Il capitalismo contro la civiltà e la vita
Lo stadio necrotico del capitalismo contemporaneo impone il suo superamento. Lo stravolgimento della dinamiche dei sistemi biologici ed ecologici, di cui il cambiamento climatico è solo uno degli aspetti, è un fondamentale argomento a favore del superamento dell'attuale organizzazione economica e sociale.
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/05/07/osare-dichiarare-la-morte-del-capitalismo-prima-che-ci-trascini-tutti-con-se-0115194
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/05/07/osare-dichiarare-la-morte-del-capitalismo-prima-che-ci-trascini-tutti-con-se-0115194
giovedì 16 maggio 2019
Il vuoto e la censura
Le recenti polemiche sul "fascismo" mostrano con evidenza come la sinistra cerchi di mascherare il proprio vuoto di prospettive, di idee, di intelligenza, con una inquietante attitudine censoria. Gli articoli di seguito mi sembra dicano parole chiare ed essenziali.
https://www.corriere.it/opinioni/19_maggio_12/lezioni-storiche-torino-73761d34-74ec-11e9-972d-4cfe7915ecef.shtml
https://paolobecchi.wordpress.com/2019/05/10/caso-altaforte-la-sinistra-si-rassegni-non-ce-reato-di-apologia/#more-9857
https://www.corriere.it/opinioni/19_maggio_12/lezioni-storiche-torino-73761d34-74ec-11e9-972d-4cfe7915ecef.shtml
https://paolobecchi.wordpress.com/2019/05/10/caso-altaforte-la-sinistra-si-rassegni-non-ce-reato-di-apologia/#more-9857
domenica 12 maggio 2019
venerdì 3 maggio 2019
Deontologia professionale
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domenica 28 aprile 2019
Figure dell'odio di classe
Considerazioni interessanti di Carlo Formenti
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/figure-dellodio-di-classe/
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/figure-dellodio-di-classe/
sabato 20 aprile 2019
Continuazione del dialogo (Paolo Di Remigio)
(Paolo Di Remigio continua il dialogo i cui passaggi precedenti sono qui e qui)
Continuazione del dialogo
Paolo Di Remigio
Il ritardo di questa risposta, di
cui mi scuso, non è dovuto al venir meno dell’interesse, ma alla difficoltà di
trovare la calma necessaria per riflettere con serenità su argomenti così
incalzanti. Sul primo punto siamo d’accordo nella sostanza[1].
Vorrei però riflettere sulle convenzioni terminologiche per tentare di
collocare filosoficamente l’ecologismo. La mia tesi è che esso, oltre a
radicarsi in prospettive politiche conservatrici, abbia una notevole affinità
con la corrente antiumanistica del pensiero del Novecento.
domenica 14 aprile 2019
Sulla vittoria di Trump
martedì 9 aprile 2019
Fare sul serio
Mimmo Porcaro, lucido come sempre, fa considerazioni assolutamente fondamentali
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/se-cominciamo-a-fare-sul-serio/
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/se-cominciamo-a-fare-sul-serio/
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lunedì 8 aprile 2019
Un'intervista a Streeck
Per quanto è a mia conoscenza, Wolfgang Streeck appare una delle menti più lucide nel panorama, piuttosto deprimente, dell'intellettualità europea
http://vocidallestero.it/2019/04/01/wolfgang-streeck-lunione-europea-e-un-impero/
http://vocidallestero.it/2019/04/01/wolfgang-streeck-lunione-europea-e-un-impero/
domenica 7 aprile 2019
sabato 6 aprile 2019
Scissioni
Questi cantano l'Internazionale mentre discutono di alleanze col PD. Hanno fatto della schizofrenia un modo di esistenza.
https://video.repubblica.it/edizione/bologna/tutti-in-piedi-e-pugni-chiusi-il-congresso-mdp-canta-l-internazionale/331442/332040?ref=RHPPBT-BS-I0-C12-P1-S1.4-T1
https://video.repubblica.it/edizione/bologna/tutti-in-piedi-e-pugni-chiusi-il-congresso-mdp-canta-l-internazionale/331442/332040?ref=RHPPBT-BS-I0-C12-P1-S1.4-T1
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venerdì 5 aprile 2019
Un intervento su Roars
Segnaliamo questo intervento pubblicato sul "Roars"
https://www.roars.it/online/risposta-a-un-documento-delluds-a-proposito-di-scuola-e-pedagogia/
https://www.roars.it/online/risposta-a-un-documento-delluds-a-proposito-di-scuola-e-pedagogia/
giovedì 4 aprile 2019
Un dialogo con Paolo Di Remigio
L'amico Paolo Di Remigio ci ha inviato qualche osservazione su un nostro articolo. Di seguito il suo intervento e la nostra risposta. Ringraziamo Paolo per questa occasione di dialogo. (M.B.)
Qualche
osservazione sull’articolo di Marino Badiale e Fabrizio Tringali (Paolo Di Remigio)
Secondo
Marino e Fabrizio, il capitalismo è crescita, accumulazione oltre
ogni limite, tale dunque da distruggere l’equilibrio ecologico del nostro
pianeta; esso inoltre impedisce che la crescita diffonda i suoi vantaggi ai
ceti subalterni; esso infine distrugge la sovranità degli Stati che altrimenti,
regolando l’accumulazione, avrebbero il potere di salvaguardare l’equilibrio
ecologico e di diffondere i vantaggi della crescita (consentita) ai ceti
subalterni.
Occorrerebbe
dunque un partito con tre obiettivi: la decrescita, la questione sociale, la
sovranità dello Stato.
Questo
partito non c’è e non lo si vede neanche in prospettiva: i movimenti ecologisti,
preoccupandosi soltanto della decrescita, trascurano questione sociale e
sovranità dello Stato; i movimenti socialisti, preoccupandosi
soltanto della questione sociale, trascurano la decrescita e la sovranità dello
Stato; i partiti populisti, in quanto adepti del neoliberalismo, trascurano
la decrescita e la questione sociale.
Siamo
dunque ‘sull’orlo del precipizio’.
Osservazioni.
1. Il
concetto di equilibrio ecologico allude a un’armonia naturale che non
c’è. La natura ha una sua storia, razionale in sé, cioè internamente e
nella lunghissima durata, ma dal punto di vista umano (che si restringe a un
tempo infinitesimo dei tempi della natura) la natura è brutale. Si pensi alla
nullità dell’individuo biologico, che esiste a tal punto soltanto in funzione
della specie, che questa si evolve soprattutto per stermini. La volontà di
salvaguardare la natura non ha un senso umano; unico scopo umano plausibile è
quello di conservare l’ambiente naturale adatto all’uomo, cioè l’abitabilità
della natura dall’uomo. Si tratta quindi non di annullare l’impronta dell’uomo
sulla natura, né di ridurla: l’uomo ha diritto di modificare la natura per la
sua vita; si tratta invece di rispettare la vita dell’uomo. Di questo rispetto
fanno certamente parte la lotta contro l’inquinamento dell’aria, dell’acqua,
del suolo, contro l’esaurimento delle risorse qualunque esse siano, ma non
iniziative drastiche che tengano o respingano nella miseria enormi masse di
esseri umani.
domenica 24 marzo 2019
Ecobuonismo o ecosocialismo?
Un bell'intervento di Andrea Zhok
http://patriaecostituzione.it/2019/03/23/ecobuonismo-o-ecosocialismo/
http://patriaecostituzione.it/2019/03/23/ecobuonismo-o-ecosocialismo/
sabato 16 marzo 2019
Sull'orlo del precipizio
Sul numero di Marzo 2019 del mensile "L'altrapagina" appare una intervista agli autori di questo blog. L'abbiamo rielaborata per farne un articolo per il blog. Qui trovate il sito della rivista (dove mi sembra non appaiano i numeri recenti). Ringrazio l'amico Maurizio Fratta per averci dato questa opportunità M.B.
La
maggiore urgenza del mondo contemporaneo è probabilmente quella
della “conversione ecologica”, per usare il titolo di un bel
libro di Guido Viale. È cioè necessario, per preservare un livello
decente di condizioni di vita, ed anche di civiltà, una profonda
ristrutturazione della nostra organizzazione economica e sociale, che
renda il nostro modo di vivere, produrre e consumare compatibile con
la preservazione degli equilibri ecologici del pianeta.
Ma
questo fondamentale passaggio di civiltà è impossibile all’interno
del mondo capitalista.
Il
modo di produzione capitalistico, infatti, è essenzialmente un
processo di accumulazione senza fine, che per potersi perpetuare, è
inevitabilmente spinto a oltrepassare ogni limite, sia esso di tipo
sociale o ambientale.
Ma
accettare il fatto che l’attività umana debba essere compatibile
con i ritmi biologici ed ecologici del pianeta significa appunto
prendere atto che vi sono dei limiti che non devono essere superati.
Modo di produzione capitalistico ed ecologia sono quindi
essenzialmente in contraddizione fra
loro,
e le conseguenze del superamento dei limiti ecologici cominciano ad
apparire evidenti nella stessa vita quotidiana. Il mutamento
climatico è ormai una realtà con la quale fare i conti, ma si
tratta solo della più evidente fra le tante minacce che l’attuale
organizzazione economica e sociale sta portando alla vita e alla
civiltà degli esseri umani.
venerdì 15 marzo 2019
giovedì 14 marzo 2019
"La principale responsabile politica"
Un bell'intervento di Mimmo Porcaro al convegno di presentazione del Manifesto per la Sovranità Costituzionale:
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/per-il-9-marzo-intervento-di-mimmo-porcaro-alla-presentazione-del-manifesto/
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/per-il-9-marzo-intervento-di-mimmo-porcaro-alla-presentazione-del-manifesto/
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mercoledì 13 marzo 2019
"Un errore colossale"
Un'intervista a Wolfgang Streeck
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/03/07/wolfgang-streeck-rompere-leuro-e-al-piu-presto-0113113
http://contropiano.org/news/news-economia/2019/03/07/wolfgang-streeck-rompere-leuro-e-al-piu-presto-0113113
venerdì 8 marzo 2019
Ancora sulla scuola
Il nostro intervento in discussione col "Gruppo di Firenze" ha portato ad una replica del Prof. Ragazzini, che si può leggere qui, ma per completezza riportiamo in questo post. Ad essa rispondiamo come si legge nel seguito. Penso che la discussione, che speriamo interessante per i lettori, possa fermarsi qui (M.B.).
Quattro docenti, due universitari e due della scuola secondaria, ci hanno inviato un' interessante riflessione sulla nostra proposta di una diversa organizzazione delle superiori. Mi pare che il senso di questo documento possa essere sintetizzato in tre punti:
2. LA NOSTRA CONTRO-REPLICA
1. La replica di Andrea Ragazzini
SCUOLE SUPERIORI PER CORSI DISCIPLINARI: UN CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE E LA NOSTRA RISPOSTA
1) non molti hanno compreso che lo scopo principale della proposta del Gruppo di Firenze nasce dall’intento di restituire serietà all’istruzione; questa diffusa incomprensione fa intravedere “il pericolo che la sua attuazione possa andare nel senso opposto a quello per cui era stata avanzata, verso cioè un’ulteriore svuotamento dell’istruzione pubblica”;
2) secondo i quattro autori “lo sfascio della scuola attuale” non deriva, come spesso si sostiene, dai limiti imposti all’autonomia scolastica, ma dal suo “pieno successo”, per l’inevitabile concorrenza al ribasso fra gli istituti;
3) di conseguenza “nessuna iniziativa di miglioramento dell’istruzione in Italia può avere successo se prima le scuole non sono liberate dall’ansia delle iscrizioni indotta dalla riforma dell’autonomia”.
Riguardo al primo punto, secondo noi non c’è dubbio che quanto proponiamo creerebbe le condizioni per restituire maggiore credibilità alle valutazioni finali. Infatti, non solo non ci sarebbe più l’alternativa “draconiana” tra una promozione immeritata e una bocciatura nonostante i risultati positivi in alcune materie, ma semplicemente non ci sarebbe più il voto di consiglio, dato che la piena responsabilità delle valutazioni, anche di fronte ai loro allievi, sarebbe affidata ai singoli docenti. Alcuni dei quali potrebbero magari conservare nei propri corsi delle abitudini “buoniste”, ma senza più l’alibi della decisione collegiale
Quanto al secondo punto, noi pensiamo che il degrado della scuola italiana non può essere addebitato, se non in parte, all’autonomia scolastica, che è stata istituita nel 2000, ma ha radici nei decenni precedenti, a partire dagli eccessi ideologici degli anni settanta. Sono questioni su cui ci siamo molte volte soffermati: la crisi dei ruoli educativi, la svalutazione della responsabilità individuale e del rispetto delle regole, il logoramento dell’etica professionale e dell’etica pubblica. Tuttavia non c’è dubbio che l’autonomia degli istituti abbia dato il suo contributo, anche fornendo al governo della scuola, cioè al Ministero e ai suoi organi periferici, un comodo alibi per giustificare il disimpegno dai suoi compiti più importanti: l’indirizzo, la verifica, il controllo.
Venendo infine al terzo punto, siamo convinti che la riforma strutturale della secondaria superiore che proponiamo possa essere attuata indipendentemente da altri cambiamenti, sia pure importanti e necessari. Non c’è dubbio però che il buon funzionamento di qualsiasi assetto del sistema scolastico ha come indispensabile condizione una cornice di serietà e responsabilità, che oggi è sostanzialmente assente.
Andrea Ragazzini
2. LA NOSTRA CONTRO-REPLICA
Il prof.
Ragazzini accetta la nostra diagnosi ma non la nostra terapia[1]:
mentre per noi è necessario esaminare il nesso tra ‘autonomia’ e degrado
scolastico prima di ogni nuovo intervento sulla scuola, il professore non vede
questa necessità e crede che si possa senz’altro procedere all’operazione
proposta dal Gruppo di Firenze. Se prima temevamo che quasi nessuno, eccetto
noi, avesse compreso il senso profondo di quell’operazione, ora temiamo invece
che lo avessero compreso quasi tutti, eccetto noi.
1. Affinché
il consiglio di classe non aumenti i voti per evitare le ripetenze, il Gruppo
di Firenze propone di abolirne la sovranità valutativa e rendere decisivi i
voti assegnati dai singoli docenti. Questa proposta contiene una debolezza: nel
consiglio di classe non sono i docenti a voler evitare le ripetenze; anzi, è
raro che almeno i colleghi delle materie scientifiche non abbiano assegnato
voti negativi – d’altra parte se l’istanza di serietà non fosse percepita
innanzitutto dai docenti, se essi fossero davvero prigionieri di abitudini
‘buoniste’, la stessa proposta non avrebbe base reale. A respingere con energia
le ripetenze sono i dirigenti, i quali obbediscono, più che a sé stessi,
a indirizzi superiori, ministeriali. Se la proposta del Gruppo di
Firenze fosse attuata, non solo i docenti diventerebbero sovrani nel valutare,
i dirigenti sarebbero privati dell’arma del voto di consiglio a maggioranza. Da
una parte, però, la sovranità valutativa dei docenti contiene notevoli
inconvenienti: per dirla con cautela, essi potrebbero essere prevenuti nei
confronti di singoli allievi, disorientati e intimiditi da decenni di novità e
di accuse gratuite; dunque le loro valutazioni potrebbero essere discutibili.
D’altra parte, privare il dirigente della possibilità di manipolare il
consiglio per estorcerne l’indulgenza non significa togliergli ogni
arma, tanto meno sottrarlo alla pressione dall’alto. Al contrario, la ‘Buona
Scuola’ di Renzi, facendo del dirigente il promotore e il responsabile ultimo
delle scelte didattiche (art. 14 della legge 107), gli ha messo a disposizione
un ricco arsenale che, se persisterà la coazione ministeriale a promuovere
sempre, egli potrà usare in sostituzione dell’arma perduta; per esempio potrà
sul principio della programmazione (art. 2), per cui bisogna tenere conto delle
condizioni di partenza e dei progressi, anziché dei risultati, oppure potrà
stabilire che, per dare seguito all’art. 7 lettera l) della medesima legge,
‘prevenzione e contrasto della dispersione scolastica’, obiettivi didattici
legittimi siano da considerare prevalentemente quelli a cui tutti si
degnano di arrivare. – In una parola: è velleitario conferire ai docenti la
sovranità valutativa e lasciarli assoggettati agli indirizzi ministeriali di
cui i dirigenti sono zelanti esecutori; per evitare che i docenti facciano uso
di una sovranità comunque immeritata, i dirigenti potranno infatti trasformare
in norma ciò che oggi sentono come un eccesso: il controllo capillare della
didattica per privarla di ogni obiettivo qualificato e per dispensare gli
alunni da ogni dovere. Lo sforzo per tornare alla serietà nella scuola non può
perciò iniziare dal conferimento di un potere inappellabile ai docenti
entro una cornice che continua a umiliarli, ma dall’esplicitazione e dal
rovesciamento critico degli indirizzi ministeriali che si riassumono nel
principio dell’autonomia scolastica; seguire la strada opposta significa
fare un passo più in là nel pantano, cioè rendere impossibile perfino il lavoro
eroico dei pochi che continuano a insegnare a dispetto delle direttive
superiori.
Nella
proposta si presenta poi una seconda conseguenza problematica. La fine della
sovranità valutativa del consiglio di classe si combinerebbe con la necessità
che parte degli alunni di una classe frequentino le fasi dei corsi disciplinari
nei quali non sono risultati sufficienti; questa combinazione favorirebbe il
realizzarsi di un obiettivo da sempre perseguito dalla frenesia riformatrice,
che spunta anche tra le righe della legge 107, all’art. 3 lettera c): la
liquidazione del gruppo classe. Non possiamo vantare uno studio teorico sulla
sua importanza educativa e didattica; la nostra esperienza ci suggerisce però
che il gruppo classe sia prima un’espansione e poi un sostituto dell’ambiente familiare,
di cui riproduce a tal punto le dinamiche che gli si resta spesso legati per
tutta la vita; liquidarlo può essere dunque un atto dalle conseguenze profonde
e imprevedibili, e davvero non si scorge
l’opportunità di insistere sulla linea della recente esperienza
riformatrice piena di atti imprudenti eseguiti con l'entusiasmo di chi copia
modelli esteri idealizzati e poco compresi.
2. Quanto
al secondo punto, è evidente che il Sessantotto ha contestato con successo la
volontà di selezione della scuola gentiliana. Se però i ceti dirigenti europei
hanno posto fine alla scuola selettiva sacrificando lo stesso lavoro
scolastico, innanzitutto quello di memoria, poi, a seguire, quello di
esercitazione, ciò è accaduto perché nel corso degli anni Ottanta l’anarchismo
libertario sessantottesco, imitando la totalità degli stessi ceti
dirigenti, è confluito nell’antistatalismo neoliberale. Ed è
impossibile comprendere l’essenza dell’‘autonomia scolastica’ e la necessità di
porle fine se si trascura questa confluenza.
Essendo una
scelta ideologica e antipedagogica (si ricordi come la determinazione semantica
dei significanti-feticcio abilità, competenza, capacità
sia stata affidata all’ermeneutica dei docenti), l’‘autonomia’ – e su questo
punto siamo in disaccordo con la valutazione del prof. Ragazzini – non è stata,
né poteva esserlo, un effettivo ritrarsi del governo centrale dalle periferie
per lasciarle sguazzare nella loro spontanea creatività: mai c’è stata tanta
invadenza dell’amministrazione centrale nella vita degli istituti da quando
questi sono autonomi, mai i dirigenti sono stati tanto indirizzati da quadri
superiori totalmente cooptati dalle élite neoliberali.
Come
l’indipendenza delle banche centrali dagli Stati è stata un modo per
paralizzarli col debito e asservirli ai loro creditori, così l’‘autonomia’ ha
mirato unicamente a esporre la scuola ai venti selvaggi dell’interesse
economico. Essa, infatti, rientra a pieno titolo nella campagna di
deregolamentazione e privatizzazioni inaugurata negli anni Ottanta dalla sig.ra
Thatcher e dal presidente Reagan per cancellare la condizione di cittadino e
consentire soltanto quella di venditore/compratore. Adottando e promuovendo
l’‘autonomia’ la scuola pubblica lede dunque sé stessa: non solo rinuncia al fine
costitutivo della formazione teorica dei giovani e si riduce a voler
impartire loro un gretto addestramento professionale da svendere sul mercato
del lavoro, si abbandona inoltre a un disperato disfattismo culturale affinché
l’ideologia neoliberale affermi il proprio interesse meno confessabile e più
profondo: che la scuola diventi profittevole, che l’istruzione diventi
un servizio vendibile. In questa prospettiva la didattica miserevole, le
attività squalificanti e i progetti insulsi con cui l’‘autonomia’ infarcisce le
scuole pubbliche assumono un nuovo profilo: con il disgusto che provocano,
costringono i genitori a iscrivere i loro figli nelle scuole private, come si
dice: a investire nell’istruzione. È per questo che la scuola ‘autonoma’
non riesce a impartire neanche l’educazione da schiavi che dichiara di
prefiggersi e segue il degrado che il neoliberalismo procura ai servizi e alle
istituzioni pubbliche affinché ci si rassegni alla loro sostituzione con
servizi privati.
3.
Nell’ultimo punto della risposta del prof. Ragazzini si esprime nel modo più
netto il nostro contrasto già rilevato: stesse premesse, conclusioni
differenti. Siamo infatti d’accordo con la constatazione che “oggi è
sostanzialmente assente” la “cornice di serietà e responsabilità” e che questa
cornice sia condizione indispensabile del buon funzionamento di qualsiasi
assetto del sistema scolastico; da questa constatazione segue però, per noi, la
necessità di mettere in radicale discussione l’‘autonomia scolastica’, perché
con essa identifichiamo la “cornice di irresponsabilità” in grado di piegare al
proprio andazzo qualunque intervento parziale sulla scuola, per quanto bene
intenzionato; per il prof. Ragazzini segue invece che la riforma “possa essere
attuata indipendentemente da altri cambiamenti”. Questa conseguenza ci è
francamente incomprensibile.
Marino
Badiale, Università di Torino
Fausto Di
Biase, Università di Pescara
Paolo Di
Remigio, Liceo Classico di Teramo
Lorella
Pistocchi, Scuola Media di Villa Vomano
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