Una bella intervista a Stefano D'Andrea, del Fronte Sovranista Italiano
http://www.lavocechestecca.com/2019/05/24/dandrea-fsi-non-ci-sara-mai-retromarcia-su-trattati-ue-recesso-unica-via/
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mercoledì 29 maggio 2019
domenica 26 maggio 2019
Una frazione dei ceti dominanti
Ormai sono in molto ad essersi accorti che la sinistra è solo una frazione dei ceti dominanti
venerdì 24 maggio 2019
Un commento di Paolo di Remigio
Qualche giorno fa ho segnalato un interessante intervento di Andrea Zhok sul caso della professoressa di Palermo. Paolo Di Remigio mi ha inviato un commento che mi sembra valga la pena di essere letto.
MB.
Scrive Andrea Zhok in merito al caso della professoressa di Palermo: "Ecco, se volete qualcosa su cui scandalizzarvi sul serio, è questo, è il fatto che oggi le condizioni per la libertà di insegnamento sono evaporate, che ai docenti viene richiesto di essere ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’, ma al contempo di sorvegliare e reprimere ogni parola, o gesto, o espressione, propria e dei discenti, che possa risultare lesiva per chicchessia." Non mi sembra abbastanza chiaro che nella didattica autentica non si presenta mai un contrasto insuperabile tra comunicatività stimolante e repressione, che sempre i docenti hanno sorvegliato i discenti, sempre ne hanno represso parole, gesti ed espressioni offensivi, ma non per questo non sono stati ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’. Sempre ... finché la loro didattica aveva a che fare con i contenuti scientifici; la scienza, infatti, è diretta alla cosa, non ha bisogno di polemiche personali, dunque difficilmente è offensiva. Le opinioni sono, invece, per loro natura personali; per questo esprimerle o contrastarle è offensivo per chi ne alimenta di diverse. La profondità del contrasto tra libertà e offesa nella scuola di oggi rilevato da Zhok rivela dunque che essa è stata privata della finalità scientifica ed è stata spinta nello stagno maleodorante degli scambi di opinione. È solo il degrado scandaloso della scuola attuale a fare di normali esigenze della didattica un problema insolubile.
(Paolo Di Remigio)
MB.
Scrive Andrea Zhok in merito al caso della professoressa di Palermo: "Ecco, se volete qualcosa su cui scandalizzarvi sul serio, è questo, è il fatto che oggi le condizioni per la libertà di insegnamento sono evaporate, che ai docenti viene richiesto di essere ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’, ma al contempo di sorvegliare e reprimere ogni parola, o gesto, o espressione, propria e dei discenti, che possa risultare lesiva per chicchessia." Non mi sembra abbastanza chiaro che nella didattica autentica non si presenta mai un contrasto insuperabile tra comunicatività stimolante e repressione, che sempre i docenti hanno sorvegliato i discenti, sempre ne hanno represso parole, gesti ed espressioni offensivi, ma non per questo non sono stati ‘aperti’, ‘comunicativi’, ‘stimolanti’ e ‘attrattivi’. Sempre ... finché la loro didattica aveva a che fare con i contenuti scientifici; la scienza, infatti, è diretta alla cosa, non ha bisogno di polemiche personali, dunque difficilmente è offensiva. Le opinioni sono, invece, per loro natura personali; per questo esprimerle o contrastarle è offensivo per chi ne alimenta di diverse. La profondità del contrasto tra libertà e offesa nella scuola di oggi rilevato da Zhok rivela dunque che essa è stata privata della finalità scientifica ed è stata spinta nello stagno maleodorante degli scambi di opinione. È solo il degrado scandaloso della scuola attuale a fare di normali esigenze della didattica un problema insolubile.
(Paolo Di Remigio)
mercoledì 22 maggio 2019
"E non è davvero la stessa cosa"
Mi hanno colpito molte delle reazioni alla vicenda della giovane che ha ucciso il padre violento e alcolizzato: si va dai commenti, letti in rete, di pura e semplice soddisfazione, all'evidente meccanismo, messo in atto dai media, di creazione di un'eroina nella figura della ragazza parricida.
Ho pensato allora di riproporre un articolo di Fortini del 1978 (tratto dal libro "Insistenze", Garzanti 1985), che parla di un caso simile. Della vicenda specifica discussa da Fortini so solo quello che si deduce dall'articolo: un ragazzo uccide il padre violento, al processo il p.m. chiede una pena pesante, c'è una raccolta di firme a favore dell'assoluzione.
Ho riprodotto il testo originale, nonostante alcuni passaggi che oggi certo suonano invecchiati (il rivolgersi ai "compagni", le allusioni alle multinazionali) perché mi pareva che solo nella sua integrità l'articolo rendesse giustizia al pensiero, spesso ellittico, di Fortini.
So benissimo, riproponendo questo testo, che quanto vi è scritto è, nella situazione spirituale contemporanea, più incomprensibile di una tavoletta d'argilla scritta in caratteri cuneiformi. Ma non credo più di poter influire o convincere. Mi limito a ricopiare antichi manoscritti, sperando nei lettori futuri.
M.B.
Franco Fortini
Un parricida
(Novembre 1978)
Non ho firmato il documento
che chiedeva l’assoluzione per il ragazzo romano che ha ucciso il padre
violento e feroce; perché sono in disaccordo con buona parte delle motivazioni
espresse nel documento. Aggiungo subito che la richiesta del p.m. è vergognosa,
come quella che implica la inevitabile distruzione di un adolescente, qualunque
cosa costui abbia compiuta. Se, come mi dicono gli amici che hanno firmato, già
grandissima è stata l’inadempienza della società e dello stato nei confronti di
quel ragazzo, ancora più grande e intollerabile è l’oltraggio fatto, da quella
richiesta di condanna, al sentimento di giustizia.
E tuttavia non ho dunque
firmato perché credo non si debba indulgenza alla facilità con cui assumiamo il
punto di vista che Dio, se ci fosse, supponiamo dovrebbe avere. Fra l’altro,
nessuno più di chi si dichiara ateo inclina a quella facilità. Tale punto di
vista è globale e sublime. Sì, il punto di vista di Dio è sbagliato, dove tutto
comprendere è tutto perdonare, e altrettanto è quello dell’avvenire liberato e
redento dove non ci saranno colpe né perdono, dove non si sorveglia né si punisce
e nella tenerezza del sogno ci si bacia in fronte l’un l’altro, purché giovani,
quasi come gli angeli del Beato Angelico.
E invece bisogna distinguere. Bisogna compiere questa
penosa operazione.
domenica 19 maggio 2019
Il lavoro dell'insegnante
Alcune considerazioni interessanti sul caso dell'insegnate sospesa dal servizio a Palermo
http://patriaecostituzione.it/2019/05/18/scandalizzarsi-ovvero-brevi-note-sul-lavoro-dellinsegnante/
http://patriaecostituzione.it/2019/05/18/scandalizzarsi-ovvero-brevi-note-sul-lavoro-dellinsegnante/
sabato 18 maggio 2019
C'è poco da scegliere
Un intervento di Thomas Fazi
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/europa/29739-euro-una-questione-di-classe
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/europa/29739-euro-una-questione-di-classe
venerdì 17 maggio 2019
Il capitalismo contro la civiltà e la vita
Lo stadio necrotico del capitalismo contemporaneo impone il suo superamento. Lo stravolgimento della dinamiche dei sistemi biologici ed ecologici, di cui il cambiamento climatico è solo uno degli aspetti, è un fondamentale argomento a favore del superamento dell'attuale organizzazione economica e sociale.
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/05/07/osare-dichiarare-la-morte-del-capitalismo-prima-che-ci-trascini-tutti-con-se-0115194
http://contropiano.org/news/ambiente-news/2019/05/07/osare-dichiarare-la-morte-del-capitalismo-prima-che-ci-trascini-tutti-con-se-0115194
giovedì 16 maggio 2019
Il vuoto e la censura
Le recenti polemiche sul "fascismo" mostrano con evidenza come la sinistra cerchi di mascherare il proprio vuoto di prospettive, di idee, di intelligenza, con una inquietante attitudine censoria. Gli articoli di seguito mi sembra dicano parole chiare ed essenziali.
https://www.corriere.it/opinioni/19_maggio_12/lezioni-storiche-torino-73761d34-74ec-11e9-972d-4cfe7915ecef.shtml
https://paolobecchi.wordpress.com/2019/05/10/caso-altaforte-la-sinistra-si-rassegni-non-ce-reato-di-apologia/#more-9857
https://www.corriere.it/opinioni/19_maggio_12/lezioni-storiche-torino-73761d34-74ec-11e9-972d-4cfe7915ecef.shtml
https://paolobecchi.wordpress.com/2019/05/10/caso-altaforte-la-sinistra-si-rassegni-non-ce-reato-di-apologia/#more-9857