Un bell'intervento di Guido Mazzoni. Avevamo già parlato del suo "I destini generali"
http://www.leparoleelecose.it/?p=34434
domenica 30 dicembre 2018
sabato 29 dicembre 2018
venerdì 28 dicembre 2018
giovedì 27 dicembre 2018
mercoledì 26 dicembre 2018
Sovranismo psichico?
Un intervento di Ugo Boghetta
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/mattarella-il-presidente-dei-ricchi-e-il-sovranismo-psichico-viva-la-cattiveria/
https://www.rinascitaitaliasocialista.it/blog/mattarella-il-presidente-dei-ricchi-e-il-sovranismo-psichico-viva-la-cattiveria/
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martedì 25 dicembre 2018
Il conflitto sociale e la propaganda delle élite
Un bell'intervento di Carlo Formenti
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/?p=26397
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/?p=26397
venerdì 14 dicembre 2018
Nel cambiamento climatico si salvano solo i capitalisti?
L'articolo di Ermanno Bencivenga "Si salvano solo i capitalisti" pone una domanda inquietante. Lo trovate all'interno di questa rassegna stampa (non so perché, cliccando sul link sembra che non funzioni, ma se invece si copia il link e lo si cerca su google funziona).
http://www.agenziaefficienzaenergetica.it/area-riservata/rassegna-stampa-enea/rassegna-stampa-archivio/Rassegna%20stampa%2009_12_2018.pdf
http://www.agenziaefficienzaenergetica.it/area-riservata/rassegna-stampa-enea/rassegna-stampa-archivio/Rassegna%20stampa%2009_12_2018.pdf
sabato 8 dicembre 2018
Proprio una bella persona
https://it.businessinsider.com/questa-manager-spiega-perche-non-vedeva-lora-che-fosse-venerdi-il-giorno-in-cui-licenziava-le-persone/
Bisogna ammettere che il capitalismo crea una antropologia davvero interessante.
Bisogna ammettere che il capitalismo crea una antropologia davvero interessante.
domenica 2 dicembre 2018
Le iene e il cane pastore
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giovedì 29 novembre 2018
La verità sull'Europa
Un'intervista di Cesaratto apparsa sul quotidiano "La verità"
https://politicaeconomiablog.blogspot.com/2018/11/la-verita-sulleuropa.html
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mercoledì 28 novembre 2018
Michéa sui "gilet gialli"
Le analisi di Michéa sono sempre largamente condivisibili
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giovedì 22 novembre 2018
Il marziano
Prodi si stupisce delle disuguaglianze contemporanee. Sono osservazioni che potremmo anche accettare, nonostante la loro ingenuità, se l'autore in questione avesse trascorso gli ultimi trent'anni in una colonia su Marte. Invece Prodi ha passato una parte significativa di questi ultimi trent'anni a capo di governi che hanno attivamente perseguito precisamente quelle politiche economiche (privatizzazioni, liberalizzazioni) che hanno portato ai risultati da lui stigmatizzati. Politiche del tutto simili a quelle dei governi di centrodestra, s'intende. Sono ormai decenni che tutte queste dinamiche sono indagate da una bibliografia sterminata. Si vede che sul pianeta dove vive Prodi certi testi non arrivano.
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2018/11/20/news/bologna_prodi_l_operaio_guadagna_200_volte_meno_dei_manager_e_nessuno_si_ribella_-212110791/
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2018/11/20/news/bologna_prodi_l_operaio_guadagna_200_volte_meno_dei_manager_e_nessuno_si_ribella_-212110791/
domenica 18 novembre 2018
Sapir sulla sovranità
sabato 17 novembre 2018
Guido Ortona sull'austerità
Ancora sugli effetti dell'austerità:
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/13713-guido-ortona-manovra-e-se-il-deficit-fosse-piu-basso.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/13713-guido-ortona-manovra-e-se-il-deficit-fosse-piu-basso.html
venerdì 16 novembre 2018
giovedì 15 novembre 2018
Crisi di astinenza da crescita
Un bell'articolo di Miguel Martinez. E sì, Marte è decisamente un posto poco ospitale..
http://kelebeklerblog.com/2018/11/10/crisi-di-astinenza-da-crescita/
http://kelebeklerblog.com/2018/11/10/crisi-di-astinenza-da-crescita/
domenica 11 novembre 2018
Fragilità europea
Un intervento di Pasquale Cicalese
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/13655-pasquale-cicalese-l-italia-e-l-eurozona-si-scoprono-fragili.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/13655-pasquale-cicalese-l-italia-e-l-eurozona-si-scoprono-fragili.html
venerdì 9 novembre 2018
Sulla distruzione della Grecia
Un paese distrutto, nella sostanziale indifferenza di tutti. E se l'indifferenza dei ceti dominanti è ovvia, più pesante è la totale assenza di una qualsiasi solidarietà da parte dei popoli europei. Non c'è dimostrazione migliore di come non esista un "popolo europeo", e siano quindi del tutto infondate le illusioni di una "Europa diversa".
giovedì 8 novembre 2018
sabato 3 novembre 2018
Effetti collaterali del riscaldamento globale
Un intervento di Mercalli sul rapporto fra cambiamento climatico e disastri ambientali
http://www.lavocedigenova.it/ 2018/10/30/leggi-notizia/ argomenti/centro/articolo/ mercalli-il-riscaldamento- globale-e-il-grande-nemico. html
http://www.lavocedigenova.it/
venerdì 2 novembre 2018
Ascoltare il nemico
Segnalo un articolo davvero interessante pubblicato su "Left". Ovviamente l'autore è in totale opposizione a quanto da sempre sosteniamo in questo blog, ma riesce a esprimere con ammirevole chiarezza quanto sia ingannevole l'illusione, coltivata da tanti, di una "Europa diversa". Dentro l'euro e l'UE le politiche di tipo keynesiano sono impossibili. Certo, non si può dire proprio tutta la verità, e allora l'autore lascia brillare il miraggio di uno Stato europeo unitario. Ma, a parte le obiezioni che contro una tale entità si potrebbero sviluppare, l'autore stesso sa bene quanto un simile miraggio sia lontano dalla realtà, e si guarda bene dal fornire una minima prospettiva politica concreta.
https://left.it/2018/10/31/le-politiche-di-spesa-in-deficit-non-sono-rivoluzionarie-sono-di-destra/
Aggiornamento 3-11-18: altri interventi di commento all'articolo di "Left" li trovate qui, qui e qui.
https://left.it/2018/10/31/le-politiche-di-spesa-in-deficit-non-sono-rivoluzionarie-sono-di-destra/
Aggiornamento 3-11-18: altri interventi di commento all'articolo di "Left" li trovate qui, qui e qui.
giovedì 1 novembre 2018
Ricostruire l'Italia
Segnalo una iniziativa interessante
https://www.facebook.com/ CentroStudiCPR/photos/pb. 445749739234246.-2207520000. 1541021511./527539294388623/? type=3&theater
https://www.facebook.com/
mercoledì 31 ottobre 2018
Difendere la società dal capitalismo
Sono sempre più convinto che Carlo Galli sia uno dei pochissimi intellettuali di sinistra con i quali varrebbe la pena dialogare, oggi in Italia
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2018/10/19/a-sinistra-da-dove-ripartire/
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2018/10/19/a-sinistra-da-dove-ripartire/
sabato 27 ottobre 2018
venerdì 26 ottobre 2018
Scontro UE-Italia
Un'intervista di Cesaratto
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2018/10/e-il-tasso-di-interesse-bellezza.html
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2018/10/e-il-tasso-di-interesse-bellezza.html
giovedì 25 ottobre 2018
"Siamo condannati"
Un intervento sul cambiamento climatico
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=61120
Qui il link all'articolo originale
https://www.theguardian.com/environment/2018/apr/26/were-doomed-mayer-hillman-on-the-climate-reality-no-one-else-will-dare-mention
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=61120
Qui il link all'articolo originale
https://www.theguardian.com/environment/2018/apr/26/were-doomed-mayer-hillman-on-the-climate-reality-no-one-else-will-dare-mention
domenica 21 ottobre 2018
Il mondo di ieri e quello di domani
Un lucido intervento di Mimmo Porcaro:
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/13487-mimmo-porcaro-il-mondo-di-ieri-e-quello-di-domani.html
Ai lettori distratti segnalo uno dei commenti, sul sito di sinistrainrete, all'articolo di Porcaro: Eros Barone, un marxista intelligente e preparato, come si evince da tutti i suoi interventi, scrive
"Come non capire che la libera circolazione dei lavoratori salariati nella UE è per il proletariato un vantaggio oggettivo dal punto di vista dei rapporti delle forze di classe?". L'emigrazione come "vantaggio oggettivo" del proletariato: questo dicono i marxisti intelligenti e preparati. Se il marxismo ha cessato da decenni, nei paesi occidentali, di avere una qualsiasi rilevanza storica, forse un motivo c'è.
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/13487-mimmo-porcaro-il-mondo-di-ieri-e-quello-di-domani.html
Ai lettori distratti segnalo uno dei commenti, sul sito di sinistrainrete, all'articolo di Porcaro: Eros Barone, un marxista intelligente e preparato, come si evince da tutti i suoi interventi, scrive
"Come non capire che la libera circolazione dei lavoratori salariati nella UE è per il proletariato un vantaggio oggettivo dal punto di vista dei rapporti delle forze di classe?". L'emigrazione come "vantaggio oggettivo" del proletariato: questo dicono i marxisti intelligenti e preparati. Se il marxismo ha cessato da decenni, nei paesi occidentali, di avere una qualsiasi rilevanza storica, forse un motivo c'è.
sabato 13 ottobre 2018
"Se non sai dove stai andando, finisci da qualche altra parte"
Tempo fa avevamo segnalato la recensione ad un libro di A.Mody, dal sito "Voci dall'estero". Nello stesso sito è comparsa la traduzione di un brano del libro:
http://vocidallestero.it/2018/10/09/ashoka-mody-perche-leuro-ha-fallito/
http://vocidallestero.it/2018/10/09/ashoka-mody-perche-leuro-ha-fallito/
domenica 7 ottobre 2018
venerdì 5 ottobre 2018
mercoledì 3 ottobre 2018
Una salutare discontinuità
Un intervento di Riccardo Realfonzo
https://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/def-una-salutare-discontinuita-sulla-finanza-pubblica/
https://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/def-una-salutare-discontinuita-sulla-finanza-pubblica/
giovedì 27 settembre 2018
Fare qualcosa di sinistra
Interessante intervento di J.Sapir
http://vocidallestero.it/2018/09/26/sapir-e-quindi-donald-trump-fa-meglio-dei-socialdemocratici/
http://vocidallestero.it/2018/09/26/sapir-e-quindi-donald-trump-fa-meglio-dei-socialdemocratici/
lunedì 24 settembre 2018
A vele spiegate verso un radioso futuro, 8
https://www.ilfattoquotidiano. it/2018/09/22/ndrangheta- emilia-infiltrazione- omeopatica-scuola-ha-detto-no- a-iniziative-su-strage-di- capaci-commissario-lasciati- soli/4641868/
Per chi se lo ricorda, una volta l'Emilia-Romagna era il fiore all'occhiello della "buona amministrazione di sinistra", l'esempio della "diversità" (in positivo) del PCI...
Per chi se lo ricorda, una volta l'Emilia-Romagna era il fiore all'occhiello della "buona amministrazione di sinistra", l'esempio della "diversità" (in positivo) del PCI...
domenica 23 settembre 2018
Per un voto sovranista in Trentino
Grazie all'impegno del FSI, è possibile esprimere un voto sovranista alle prossime elezioni provinciali in Trentino (21 ottobre)
http://appelloalpopolo.it/?p=44442
http://appelloalpopolo.it/?p=44442
sabato 22 settembre 2018
Un intervento di Carlo Formenti
L'intervento di Formenti al convegno su Patria e Costituzione
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venerdì 21 settembre 2018
I primi cento giorni
Un'analisi dei primi cento giorni del governo gialloverde
http://sollevazione.blogspot.com/2018/09/20-settembre-2018-cento-giorni-sono-un.html
http://sollevazione.blogspot.com/2018/09/20-settembre-2018-cento-giorni-sono-un.html
giovedì 20 settembre 2018
Costruire un campo nuovo
L'intervento di Ugo Boghetta al convegno di Patria e Costituzione
http://patriaecostituzione.it/2018/09/18/ugo-boghetta-sintesi-intervento-assemblea-patria-e-costituzione/
http://patriaecostituzione.it/2018/09/18/ugo-boghetta-sintesi-intervento-assemblea-patria-e-costituzione/
mercoledì 19 settembre 2018
Chi ha paura del patriottismo costituzionale?
Un bellissimo intervento di Nello Preterossi
http://patriaecostituzione.it/2018/09/16/chi-ha-paura-del-patriottismo-costituzionale/
http://patriaecostituzione.it/2018/09/16/chi-ha-paura-del-patriottismo-costituzionale/
lunedì 17 settembre 2018
L'austerità è sbagliata
Un video carino, a cura del Labour Party
http://vocidallestero.it/2018/09/04/il-circolo-vizioso-perche-lausterita-e-inutile-e-dannosa-video-del-labour-party/
http://vocidallestero.it/2018/09/04/il-circolo-vizioso-perche-lausterita-e-inutile-e-dannosa-video-del-labour-party/
domenica 16 settembre 2018
Affido condiviso
In
questi giorni si sono accese vivaci discussioni sulla riforma
dell’affido condiviso (“d.d.l. Pillon”). Una analisi
approfondita sarebbe molto lunga, perché bisognerebbe esaminare sia
gli aspetti relazionali sia quelli economici. Non intendo farlo, per
mancanza di tempo e anche perché in rete si trovano ben argomentate
molte delle considerazioni che potrei fare io, per esempio nel sito di Davide Stasi o sulla pagina facebook di Mantenimento Diretto. Mi
limito qui ad alcune brevi osservazioni che riguardano esclusivamente
il lato economico, perché non le ho trovate in altri interventi (non
tutte, almeno) e mi pare meritino di essere prese in considerazione.
Mi
sembra che nelle discussioni sul d.d.l. Pillon faccia fatica ad
emergere una verità molto semplice: nelle odierne condizioni del
nostro paese, fra crisi economica e difficoltà a trovare un lavoro
decente, il divorzio è roba da ricchi. Eppure è del tutto ovvio
capirlo: basta pensare ad una famiglia nella quale entrano, diciamo,
1800 euro al mese, e a cosa significa, a partire da un tale reddito,
dover mantenere due abitazioni invece di una. È ovviamente
impossibile farlo vivendo una vita decorosa. Se questa verità non è
emersa nei decenni seguiti all’approvazione della legge sul
divorzio, è per un motivo molto semplice: si è occultata questa
impossibilità economica scaricandola per intero sul “soggetto più
forte economicamente”, cioè, quasi sempre nella pratica, sul
padre. Si è cioè deciso che, nella grande maggioranza dei casi, i
figli venivano affidati alla madre (esplicitamente prima della legge
del 2006 sull’affido condiviso, col sotterfugio del “genitore
collocatario” dopo) e che il padre continuava a provvedere per
larga parte del suo reddito al mantenimento di una famiglia dalla
quale era escluso. Di questo meccanismo faceva parte il fatto che la
casa coniugale rimaneva quasi sempre alla madre e il padre era
costretto a pagarsi un affitto. Fatto questo, se ciò che rimaneva
del suo reddito era sufficiente per vivere decentemente, bene per
lui, se non lo era peggio per lui. Notoriamente, dei padri separati
in difficoltà economiche non è mai importato nulla a nessuno.
Questo
meccanismo è chiaramente ingiusto, e non perché, ovviamente, le
madri separate non siano in difficoltà. Ma perché l’onere di
provvedere a questa difficoltà viene caricato interamente sulle
spalle dei padri separati, che spesso non sono in grado di reggerlo.
L’assegno alle madri separate è in sostanza un pezzo del Welfare
State, è una forma di assistenza a persone in difficoltà: ma allora
deve essere, come tutto il resto del Welfare, a carico della
fiscalità generale. Deve essere lo Stato a provvedere a queste
persone in difficoltà, non singoli individui che magari possono
trovarsi anch’essi in condizioni difficili.
Il
meccanismo attuale, che la riforma vuole cambiare, sarebbe
equivalente alla situazione seguente: immaginiamo un paese con
disparità sociali (esistono i ricchi e i poveri) nel quale non
esiste un sistema di assistenza sanitaria pubblica e gratuita.
Ovviamente, in questa situazione i poveri non possono curarsi. Che si
fa? Invece di provvedere ad istituire un servizio sanitario pubblico
e gratuito, i governanti dividono la popolazione in due (per esempio
quelli più alti della media e quelli più bassi) e stabiliscono che
i Bassi devono versare una parte del proprio reddito per garantire le
cure mediche agli Alti. In questo modo in effetti metà dei poveri
(quelli alti) riusciranno a curarsi, mentre ovviamente i Bassi poveri
non solo non riusciranno a curarsi ma saranno più poveri di prima, e
magari non riusciranno più neppure a mangiare.
Questo
sistema folle e ingiusto è quello attualmente in vigore in Italia
per quanto riguarda separazioni e divorzi.
Il
d.d.l. Pillon è un tentativo di ristabilire equità dove finora aveva
regnato l’ingiustizia. Esso deve però essere affiancato da un
provvedimento per l’aiuto economico alle madri separate. Lega e M5S
hanno in programma il reddito di cittadinanza? Ebbene, comincino
intanto con le madri separate.
sabato 15 settembre 2018
La strategia di Salvini e DiMaio
Un'analisi molto interessante, dal sito "Sollevazione". Sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che la strategia di Salvini e DiMaio sia davvero quella qui delineata.
http://sollevazione.blogspot.com/2018/09/la-strategia-di-salvini-e-di-maio-di.html
http://sollevazione.blogspot.com/2018/09/la-strategia-di-salvini-e-di-maio-di.html
venerdì 14 settembre 2018
La sovranità è un concetto democratico
La pacata lucidità di Carlo Galli è davvero merce rarissima, a sinistra.
https://www.huffingtonpost.it/2018/09/13/il-pci-oggi-verrebbe-definito-sovranista-intervista-al-prof-carlo-galli-condanna-a-orban-e-controproducente_a_23525808/?utm_hp_ref=it-homepage
https://www.huffingtonpost.it/2018/09/13/il-pci-oggi-verrebbe-definito-sovranista-intervista-al-prof-carlo-galli-condanna-a-orban-e-controproducente_a_23525808/?utm_hp_ref=it-homepage
giovedì 13 settembre 2018
Patriottismo costituzionale
Un ottimo intervento di Giacché. Come il precedente intervento di Santomassimo, è stato presentato al convegno dell'8 settembre su "Patria e Costituzione".
http://www.marx21.it/index.php/italia/quadro-politico/29257-intervento-di-vladimiro-giacche-allassemblea-di-presentazione-dellassociazione-patria-e-costituzione-
http://www.marx21.it/index.php/italia/quadro-politico/29257-intervento-di-vladimiro-giacche-allassemblea-di-presentazione-dellassociazione-patria-e-costituzione-
mercoledì 12 settembre 2018
"Altrimenti la partita è segnata"
Un bell'intervento di Gianpasquale Santomassimo (naturalmente, la partita, per la sinistra, è definitivamente segnata)
http://politicaeconomiablog.blogspot.com/2018/09/pasquale-santomassimo-su-patria-e.html#more
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domenica 9 settembre 2018
Lo sviluppo e le ideologie politiche della modernità
(Qualche giorno fa ho tenuto una conferenza su invito dell'Arci di Rovigo, che ringrazio. Il testo seguente è lo schema che mi ero preparato come traccia. Non è un vero e proprio articolo, ma penso possa avere qualche interesse. M.B.)
La nozione di
sviluppo e le ideologie politiche della modernità
Premessa:
bisognerebbe dare delle definizioni rigorose di parole come sviluppo
o crescita. Ma sarebbe pesante farlo all’inizio, quindi
eventualmente lo facciamo nel corso del dibattito, se ne emerge la
necessità. Per il momento userò la nozione di sviluppo nel senso
intuitivo di sviluppo economico (aumento della produzione di beni,
oggi identificata con la crescita del PIL) e di sviluppo tecnologico
(aumento della potenza di intervento umano sulla natura).
Due tesi
fondamentali: 1) lo sviluppo è alla base di tutte le ideologie
politiche della modernità, cioè è alla base di destra e sinistra.
2) La dinamica interno allo sviluppo porta al superamento di destra e
sinistra, e questo sia nel caso di una “fine dello sviluppo”
(esito possibile ma non certo) sia nel caso di un proseguimento dello
sviluppo nella forma attuale.
martedì 4 settembre 2018
Il pendolo dell'economia
Una recensione del recente libro di P.De Grauwe
https://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/paul-de-grauwe-e-il-pendolo-delleconomia-tra-mercato-e-pianificazione/
https://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/paul-de-grauwe-e-il-pendolo-delleconomia-tra-mercato-e-pianificazione/
lunedì 3 settembre 2018
Ancora la Grecia
Un'analisi di Michel Husson
https://www.senso-comune.it/rivista/oltreconfine/un-lungo-calvario-e-in-arrivo-per-la-grecia/
https://www.senso-comune.it/rivista/oltreconfine/un-lungo-calvario-e-in-arrivo-per-la-grecia/
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domenica 2 settembre 2018
venerdì 31 agosto 2018
La condizione umana nel tempo del capitalismo assoluto
Interessanti osservazioni in questo articolo di Claudio Risé
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=60906
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=60906
giovedì 30 agosto 2018
Intermezzo leggero
Non si può sempre parlare di cose serie, ogni tanto bisogna rilassarsi e ciarlare del nulla. Parliamo quindi dell'ultimo intervento di Veltroni. C'è un uomo coraggioso che ha provato a leggerlo e a commentarlo:
http://appelloalpopolo.it/?p=44181
Altri intermezzi su Veltroni li trovate qui e qui.
http://appelloalpopolo.it/?p=44181
Altri intermezzi su Veltroni li trovate qui e qui.
mercoledì 29 agosto 2018
Gli scontri veri
Mentre la sinistra manifesta contro Salvini e Orban, si affilano le armi per gli scontri veri
http://sollevazione.blogspot.com/2018/08/fascisti-antifascisti-e-numeri-magici.html
http://sollevazione.blogspot.com/2018/08/fascisti-antifascisti-e-numeri-magici.html
martedì 28 agosto 2018
La battaglia d'autunno
Gli scontri che si stanno preparando, analizzati in un intervento sul sito "Sollevazione"
lunedì 27 agosto 2018
Privatizzazioni anglosassoni
Dal sito "Voci dall'estero", un articolo sulle privatizzazioni nel Regno Unito
http://vocidallestero.it/2018/08/22/la-privatizzazione-dei-servizi-pubblici-nel-regno-unito-storia-di-un-fallimento/
http://vocidallestero.it/2018/08/22/la-privatizzazione-dei-servizi-pubblici-nel-regno-unito-storia-di-un-fallimento/
domenica 26 agosto 2018
Macroeconomia del voto
Un'analisi delle tendenze economiche che fanno da sfondo alle recenti vicende politiche
http://vocidallestero.it/2018/08/23/la-macroeconomia-e-il-voto-italiano/
http://vocidallestero.it/2018/08/23/la-macroeconomia-e-il-voto-italiano/
sabato 25 agosto 2018
Discussioni sulla Grecia
Un intervento di Sergio Cesaratto e Stavros Mavroudeas
https://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/13005-sergio-cesaratto-e-stavros-mavroudeas-revelli-syriza-e-dare-a-cesare-quel-che-e-di-cesare.html
https://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/13005-sergio-cesaratto-e-stavros-mavroudeas-revelli-syriza-e-dare-a-cesare-quel-che-e-di-cesare.html
venerdì 24 agosto 2018
Sincerità
Gad Lerner ha un attacco di sincerità
https://www.ilfattoquotidiano. it/premium/articoli/il-pd- riparta-senza-di-noi-amici- dei-potenti/
https://www.ilfattoquotidiano.
giovedì 23 agosto 2018
Domenico Moro sulla tragedia di Genova
Discorsi condivisibili in questo intervento di Domenico Moro (a parte l'idea di ulteriori ampliamenti della rete autostradale)
http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2018/8/18/51695-genova-una-tragedia-con-due-responsabili-principali/
http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2018/8/18/51695-genova-una-tragedia-con-due-responsabili-principali/
mercoledì 22 agosto 2018
Sovranità democratica e internazionalismo autentico
Un intervento di Sergio Cesaratto, sul "Fatto Quotidiano" di oggi.
https://politicaeconomiablog.blogspot.com/2018/08/sovranita-democratica-e.html
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domenica 19 agosto 2018
Sui destini generali
Ho letto in questi
giorni un saggio uscito qualche tempo fa, I destini generali, di Guido Mazzoni,
(Laterza 2015). Guido Mazzoni è uno scrittore e critico letterario, docente
all’Università di Siena. Con questo saggio ci ha dato un testo importante, che
cerca di indagare alcuni degli aspetti fondamentali di ciò che è l’essere umano
del nostro tempo, sollevando questioni decisive. Il libro sintetizza con grande
chiarezza gli aspetti più sorprendenti di quella che potremmo chiamare “umanità
postmoderna”: la fine del Super-Io, l’obbligo al godimento, la crisi dei legami
(personali e collettivi), la dimensione del tempo ridotta ad un eterno presente
privo di passato e di futuro, la rinuncia alle prospettive di grandi mutamenti
sociali, la ricerca della soddisfazione personale in una cerchia privata. Di
fronte a questa realtà antropologica perdono senso tutte le parole che nel
Novecento hanno espresso la lotta e l’aspirazione di grandi masse umane per un
mondo diverso, migliore, svincolato dal dominio del profitto. Si tratta di una
situazione nella quale non si intravedono spiragli. Mazzoni registra con grande
precisione e acume questi mutamenti, e giustamente si sottrae alla domanda sul
“che fare?”. Contro questa realtà egli si limita ad esprimere, alla fine del saggio, il
suo disagio.
È facile pensare
alcune obiezioni al carattere intrascendibile della realtà contemporanea, quale appare nell'analisi di Mazzoni.
Si può infatti ritenere che l’attuale società capitalistica globalizzata sia molto meno stabile di quanto appaia. La crisi economica, gli scontri
per l’egemonia mondiale fra USA e nuovi pretendenti (Cina in primis),
l’incipiente crisi ecologica: sono tutti dati di fatto che sembrano indicare
come quella strana “sospensione della storia” che da decenni viviamo nei paesi
occidentali rappresenti solo una “bolla” destinata a scoppiare al contatto con
la dura realtà. È probabile che, di fronte agli scontri planetari che si stanno
preparando, e che non lasceranno indenne ciò che Mazzoni chiama il “western way
of life”, torneranno le contrapposizioni ideologiche e le mobilitazioni di
massa, anche se, quasi sicuramente, le linee di faglia, i “cleavages”, saranno
ben diversi da quelli del secolo scorso. Esempi potrebbero forse essere le
attuali contrapposizioni fra élite globaliste e populisti, fra europeisti e
anti-europeisti.
Queste
osservazioni, che pur ritengo corrette, mi sembra però che non esauriscano lo spessore di
problemi che Mazzoni ci indica. Egli infatti dice a chiare lettere quello che,
mi pare, la tradizione antisistemica non ha mai avuto il coraggio di dire così
apertamente: questo mondo, il mondo di un ceto medio che gode di una relativa
autonomia individuale e di buoni livelli di consumo, e che una volta ottenuto
tutto questo si disinteressa dei “destini generali”, è esattamente il mondo che
la maggior parte delle persone vuole. La tradizione progressista, mi sembra,
non ha mai avuto chiaro questo punto, e ha sempre confuso l’uomo comune col
militante politico che formava le fila delle forze politiche che si
riconoscevano nel progresso, da quelle più moderate a quelle più radicali. È
per questo che quella tradizione ha sempre insistito sulla partecipazione,
sulla democrazia diretta, sul consigliarismo. I suoi militanti vivevano di
riunioni, assemblee, partecipazione politica, erano felici di vivere in quel
modo, e pensavano che quella fosse l’aspirazione di tutti gli esseri umani. La
storia sembra indicare che non è così, che gli esseri umani in larga
maggioranza sono ben contenti di delegare la politica ai militanti e di
dedicarsi alla vita privata, purché sia loro assicurato quanto si diceva sopra.
Tutto questo non è una novità: lo sapeva bene Platone, che nella Repubblica
prevede che solo una minoranza possa dedicarsi alla direzione politica (e non
possa quindi possedere ricchezze e neppure avere una famiglia), mentre la
maggioranza svolgerà le normali attività produttive e riproduttive, accettando per il resto di farsi
dirigere. C’è da chiedersi se, invece di generare malinconia, queste
considerazioni non possano portare a una forma di saggezza. Forse fare il
proprio dovere sul lavoro, costruire una famiglia, educare dei figli, vivere
delle relazioni umane cordiali e rispettose, è ciò che la gran parte degli
esseri umani è in grado di fare, ed è ciò che, silenziosamente, tiene in piedi
quella struttura sociale che gli arditi militanti possono poi sperare di
migliorare. Qualcosa del genere, se lo capisco bene, intendeva F.W.Ritschl, il
filologo maestro di Nietzsche, in una lettera al discepolo, citata da autori
come Fortini e Mengaldo:
“E così, mi pare,
per i più, nella personale convivenza e dedizione, nell’abnegazione affettuosa, nelle varie e
reali forme di profonda umanità, risiede una forza che erompe dal cuore del
mondo (…). Questa è la forza dell’immediata azione umana e di questa forza è
capace anche il più umile”.
Ma non c’è allora
nessuna speranza di un futuro diverso? Come ho detto, sono abbastanza convinto
che fra non moltissimo tempo scoppierà la “bolla” che finora ha protetto la
gran parte dei popoli occidentali dal duro confronto con la realtà. Non so
quale sarà la forma sulla quale si assesteranno le nuove organizzazioni sociali
che nasceranno dopo gli eventi tumultuosi che possiamo immaginarci. Sono però
convinto che in esse si riprodurranno alcuni dei meccanismi dei quali stiamo
parlando: cioè che la maggioranza al loro interno cercherà di costruirsi una
vita sensata nella sfera della famiglia e del lavoro, e, una volta assicurato
questo, sarà felice di lasciare a piccole minoranze gli onori e gli oneri della
direzione politica. Niente di nuovo sotto il sole, dunque? Non proprio, perché
l’attuale organizzazione sociale è particolarmente instabile perché è
particolarmente distruttiva, sia nei confronti dell’ambiente sia nei confronti
delle stesse relazioni umane. Ciò che possiamo sensatamente sperare è che nuove
forme di organizzazione sociale, al momento impensabili, riescano ad essere più
stabili dell’attuale trovando o ritrovando, da una parte, un rapporto non distruttivo con l’ambiente
naturale, dall'altra, forme di relazioni umane più sensate delle attuali.
martedì 14 agosto 2018
I costi dell'euro
Un'intervista a Tringali su Wall Street Italia
http://www.wallstreetitalia.com/analisi-controfattuale-tringali-ecco-i-costi-delleuro/
http://www.wallstreetitalia.com/analisi-controfattuale-tringali-ecco-i-costi-delleuro/
lunedì 13 agosto 2018
Borghi chiede scudo anti spread
domenica 5 agosto 2018
Dubbi sull'euro. In Germania
https://www.economiaepolitica.it/il-pensiero-economico/la-debolezza-teorica-del-dogmatismo-ordoliberale-tedesco/
Ne approfitto per comunicare che il blog si prende una breve vacanza. A presto. Buona estate a tutti.
Ne approfitto per comunicare che il blog si prende una breve vacanza. A presto. Buona estate a tutti.
mercoledì 1 agosto 2018
martedì 31 luglio 2018
Un'altra rarità
Dopo Carlo Galli, intellettuale di sinistra intellettualmente onesto, presentiamo oggi un'altra rarità, un comunista che ragiona sulla realtà:
http://www.marx21.it/index.php/italia/quadro-politico/29183-la-prospettiva-sovranista-di-salvini
http://www.marx21.it/index.php/italia/quadro-politico/29183-la-prospettiva-sovranista-di-salvini
domenica 29 luglio 2018
Una rarità
Un intellettuale di sinistra intellettualmente onesto, di questi tempi, è una rarità. Questo articolo mi pare dimostri che Carlo Galli appartiene a tale categoria.
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2018/07/26/la-guerra-delle-parole/
https://ragionipolitiche.wordpress.com/2018/07/26/la-guerra-delle-parole/
sabato 28 luglio 2018
La morte e il capitale
Un intervento molto condivisibile di Mimmo Porcaro sulla morte di Marchionne
http://www.linterferenza.info/editoriali/la-morte-capitale/
http://www.linterferenza.info/editoriali/la-morte-capitale/
venerdì 27 luglio 2018
Mody sull'euro
Una recensione al libro sull'euro dell'economista Ashoka Mody
http://vocidallestero.it/2018/07/26/euro-tragedia-il-dramma-in-nove-atti-di-ashoka-mody/
http://vocidallestero.it/2018/07/26/euro-tragedia-il-dramma-in-nove-atti-di-ashoka-mody/
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domenica 22 luglio 2018
La legge del più ricco
Douglas Rushkoff è uno studioso di media e tecnologie digitali, autore di vari libri, alcuni dei quali tradotti in italiano. In questo articolo, tradotto da "Voci dall'estero", disegna scenari piuttosto inquietanti
http://vocidallestero.it/2018/07/17/la-legge-del-piu-ricco-come-i-ricchi-pensano-di-abbandonarci-al-nostro-destino/
http://vocidallestero.it/2018/07/17/la-legge-del-piu-ricco-come-i-ricchi-pensano-di-abbandonarci-al-nostro-destino/
sabato 21 luglio 2018
2 milioni di posti di lavoro
Considerazioni condivisibili in questo post di "Militant"
http://www.militant-blog.org/?p=15451#more-15451
http://www.militant-blog.org/?p=15451#more-15451
venerdì 20 luglio 2018
Il declino dell'industria italiana
Una interessante analisi di Domenico Moro
http://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/industria-italiana-qual-e-la-causa-della-declino/
http://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/industria-italiana-qual-e-la-causa-della-declino/
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giovedì 19 luglio 2018
lunedì 16 luglio 2018
Il punto di non ritorno
Un articolo di Riccardo Achilli sulla fine della sinistra. Pur non condividendo il suo restare ancorato alle categorie di destra e sinistra, mi sembra che l'analisi sia molto convincente
http://sollevazione.blogspot.com/2018/07/il-punto-di-non-ritorno-di-riccardo.html
http://sollevazione.blogspot.com/2018/07/il-punto-di-non-ritorno-di-riccardo.html
sabato 7 luglio 2018
Santomassimo sulla sinistra
Parole di buon senso di Gianpasquale Santomassimo. Sul "Manifesto", incredibile a dirsi.
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/12734-gianpasquale-santomassimo-la-rappresentanza-sociale-ha-cambiato-verso.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/12734-gianpasquale-santomassimo-la-rappresentanza-sociale-ha-cambiato-verso.html
domenica 1 luglio 2018
Come si esce dall'euro
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sabato 23 giugno 2018
Sinistra, certezza, verità (P. Di Remigio)
(Riceviamo da Paolo Di Remigio e volentieri pubblichiamo. M.B.)
Sinistra, certezza, verità
Paolo Di Remigio
Sinistra, certezza, verità
Paolo Di Remigio
La sinistra attuale è nata dal Sessantotto, quando gli
studenti, anziché imparare dai docenti, decisero che la propria ignoranza non
era inferiore alla loro scienza. L’ignoranza può sentirsi pari alla scienza
solo se vanifica la distinzione tra sé e la scienza e riduce ogni verità alla certezza
soggettiva. Se però esistono solo certezze, la verità del docente è nudo
potere, a cui è legittimo opporre il nudo potere alternativo, il 'potere
studentesco'. A differenza del potere del docente, che appare come potere
immediato, il potere studentesco è potere riflesso: si impone per negare la sua
negazione e svanisce quando l’ha portata a termine. Sottraendo il piedistallo
alla cattedra ed eliminando la cattedra stessa, si finisce così in un’aula in
cui ci sono solo banchi; si arriva cioè a un mondo variegato di sole certezze
soggettive, il mondo aperto.
Poiché però la certezza è un’ignoranza paga di se stessa (‘sapere di sapere’ come l’ha chiamata Bagnai), che non riconosce nessun oggetto, dunque nessuna ragione oggettiva per vergognarsi di sé e trascendersi, la differenza tra le certezze soggettive può generare contrasto e il variegato mondo aperto può degenerare in una guerra illimitata. La certezza evita il conflitto associando all’ideale dell’apertura l’ideale della tolleranza.
Poiché però la certezza è un’ignoranza paga di se stessa (‘sapere di sapere’ come l’ha chiamata Bagnai), che non riconosce nessun oggetto, dunque nessuna ragione oggettiva per vergognarsi di sé e trascendersi, la differenza tra le certezze soggettive può generare contrasto e il variegato mondo aperto può degenerare in una guerra illimitata. La certezza evita il conflitto associando all’ideale dell’apertura l’ideale della tolleranza.
In quanto si sottopone allo stress della tolleranza,
la sinistra sente ormai la sua certezza non soltanto pari, ma addirittura superiore
alla verità; infatti la verità, poiché non lascia esistere il falso accanto a
sé, ne è anzi la dissoluzione, è intollerante. Per la certezza paga di sé, la
verità, in quanto si sottrae alla fatica della tolleranza, è soltanto un comodo
atteggiamento di chiusura mentale, apparentemente rassicurante, in realtà
foriero di conflitto.
Ma la tolleranza non è esente da una sua dialettica. La tolleranza è tollerante con i tolleranti e intollerante con gli intolleranti. Proprio perché si conserva mediante l’intolleranza dell’intolleranza, la tolleranza è anche il contrario di se stessa. Viceversa, la stessa verità non è soltanto il contrario della certezza, come questa crede, ma ne è mediata: la verità non è la certezza ripiegata nel proprio comodo angolo, è invece la certezza che ha provato il potere dei fatti, è il faticoso parto dell’esperienza, ossia la certezza che nasce dall’aver esposto al pericolo la certezza soggettiva. La sua intolleranza non è dunque un difetto soggettivo, ma deriva dall’avere sperimentato l’intolleranza dei fatti e dal farla valere nella sua certezza.
Nel linguaggio attuale della sinistra la differenza tra certezza e verità è espressa come differenza tra ‘mente’ e ‘pancia’: ‘mente’ è la prerogativa della sinistra che sacrificherebbe anche i primogeniti all’apertura e alla tolleranza; ‘pancia’ è invece l’impellenza, il potere intollerante dei fatti. Ma con l’intollerante è doveroso essere intolleranti; i fatti devono dunque essere nascosti e distorti; la scienza deve essere tradita, la verità immolata, chi la esprime deve essere infamato, perché si realizzi finalmente il paradiso delle certezze. La nobile intenzione impedisce alla sinistra di percepire l’abiezione dei mezzi per realizzarla: la sua società aperta si instaura con la penna dei giornalisti prezzolati, con l’occupazione dei mezzi di comunicazione tradizionali, con la manipolazione della scuola, con la censura degli spazi comunicativi non addomesticati. La sinistra è questa contraddizione di un antifascismo fascista; il fascismo che essa sente rinascere dalle viscere della società è soltanto l’intolleranza della sua tolleranza.
Ma la tolleranza non è esente da una sua dialettica. La tolleranza è tollerante con i tolleranti e intollerante con gli intolleranti. Proprio perché si conserva mediante l’intolleranza dell’intolleranza, la tolleranza è anche il contrario di se stessa. Viceversa, la stessa verità non è soltanto il contrario della certezza, come questa crede, ma ne è mediata: la verità non è la certezza ripiegata nel proprio comodo angolo, è invece la certezza che ha provato il potere dei fatti, è il faticoso parto dell’esperienza, ossia la certezza che nasce dall’aver esposto al pericolo la certezza soggettiva. La sua intolleranza non è dunque un difetto soggettivo, ma deriva dall’avere sperimentato l’intolleranza dei fatti e dal farla valere nella sua certezza.
Nel linguaggio attuale della sinistra la differenza tra certezza e verità è espressa come differenza tra ‘mente’ e ‘pancia’: ‘mente’ è la prerogativa della sinistra che sacrificherebbe anche i primogeniti all’apertura e alla tolleranza; ‘pancia’ è invece l’impellenza, il potere intollerante dei fatti. Ma con l’intollerante è doveroso essere intolleranti; i fatti devono dunque essere nascosti e distorti; la scienza deve essere tradita, la verità immolata, chi la esprime deve essere infamato, perché si realizzi finalmente il paradiso delle certezze. La nobile intenzione impedisce alla sinistra di percepire l’abiezione dei mezzi per realizzarla: la sua società aperta si instaura con la penna dei giornalisti prezzolati, con l’occupazione dei mezzi di comunicazione tradizionali, con la manipolazione della scuola, con la censura degli spazi comunicativi non addomesticati. La sinistra è questa contraddizione di un antifascismo fascista; il fascismo che essa sente rinascere dalle viscere della società è soltanto l’intolleranza della sua tolleranza.
mercoledì 20 giugno 2018
martedì 19 giugno 2018
sabato 16 giugno 2018
E adesso?
Difficile sottovalutare l'importanza della progressiva riduzione del QE da parte della BCE. In un articolo pubblicato su "Appello al popolo", Lorenzo D'Onofrio tenta di delineare lo scenario che ne risulterà
http://appelloalpopolo.it/?p=43091
http://appelloalpopolo.it/?p=43091
venerdì 15 giugno 2018
mercoledì 13 giugno 2018
Giacché su Cesaratto
Vladimiro Giacché recensisce il bel libro di Sergio Cesaratto
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/12573-vladimiro-giacche-i-furbetti-di-berlino-il-vero-problema-dell-eurozona.html
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/12573-vladimiro-giacche-i-furbetti-di-berlino-il-vero-problema-dell-eurozona.html
domenica 10 giugno 2018
venerdì 1 giugno 2018
Una intervista a Varoufakis
giovedì 31 maggio 2018
Com'è umano lei!
Lupo Rattazzi compra pagine di giornali per argomentare che l'uscita dall'euro danneggerebbe i ceti medi medi e bassi.
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/31/news/governo_la_domanda_retorica_di_rattazzi_cari_salvini_e_di_maio_ma_avete_spiegato_l_italexit_ai_vostri_elettori_-197794497/?ref=RHPPTP-BH-I0-C12-P2-S6.3-T1
"Lupo Rattazzi, 65 anni, presidente di Neos, la compagnia aerea del gruppo Alpitour, è il quinto dei sei figli di Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi, ed è stato a lungo uno dei protagonisti delle cronache del jet set romano. Ha studiato negli Stati Uniti e ha lavorato in Lehman e in Salomon. È stato a capo di Air Europe, la prima compagnia aerea privata italiana ed è stato membro del Consiglio di amministrazione di Exor, la finanziaria di famiglia che controlla, tra le altre società, Fca, Juventus e Ferrari". Così ci spiega l'articolista. Forse qualcuno, avvezzo a letture desuete, potrebbe vagamente ricordare una lontana frase, scritta in polverosi libri ottocenteschi, sul fatto che la storia umana è storia di lotta di classe, e sviluppare quindi qualche dubbio sull'afflato di Lupo Rattazzi verso la difesa del potere d'acquisto dei salari. La stessa persona potrebbe poi magari ricordare qualche dato sulla diminuzione, ad euro imperante, della quota nazionale dei salari e sull'aumento di quella dei profitti, e provare a chiedersi da quale delle due quote Lupo Rattazzi tragga le sue "quattro paghe per il lesso" di carducciana memoria. Ma sono pensieri cattivi, e l'articolista li spazza via con sicurezza. "Insomma, la sua biografia non lo obbligherebbe a schierarsi a difesa del potere d'acquisto dei salari. Ma, evidentemente, la passione civile sì". Che è un altro modo, meno divertente, di esprimere il celebre fantozziano "com'è umano lei!".
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/31/news/governo_la_domanda_retorica_di_rattazzi_cari_salvini_e_di_maio_ma_avete_spiegato_l_italexit_ai_vostri_elettori_-197794497/?ref=RHPPTP-BH-I0-C12-P2-S6.3-T1
"Lupo Rattazzi, 65 anni, presidente di Neos, la compagnia aerea del gruppo Alpitour, è il quinto dei sei figli di Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi, ed è stato a lungo uno dei protagonisti delle cronache del jet set romano. Ha studiato negli Stati Uniti e ha lavorato in Lehman e in Salomon. È stato a capo di Air Europe, la prima compagnia aerea privata italiana ed è stato membro del Consiglio di amministrazione di Exor, la finanziaria di famiglia che controlla, tra le altre società, Fca, Juventus e Ferrari". Così ci spiega l'articolista. Forse qualcuno, avvezzo a letture desuete, potrebbe vagamente ricordare una lontana frase, scritta in polverosi libri ottocenteschi, sul fatto che la storia umana è storia di lotta di classe, e sviluppare quindi qualche dubbio sull'afflato di Lupo Rattazzi verso la difesa del potere d'acquisto dei salari. La stessa persona potrebbe poi magari ricordare qualche dato sulla diminuzione, ad euro imperante, della quota nazionale dei salari e sull'aumento di quella dei profitti, e provare a chiedersi da quale delle due quote Lupo Rattazzi tragga le sue "quattro paghe per il lesso" di carducciana memoria. Ma sono pensieri cattivi, e l'articolista li spazza via con sicurezza. "Insomma, la sua biografia non lo obbligherebbe a schierarsi a difesa del potere d'acquisto dei salari. Ma, evidentemente, la passione civile sì". Che è un altro modo, meno divertente, di esprimere il celebre fantozziano "com'è umano lei!".
mercoledì 30 maggio 2018
Dicono di noi
(Nei giorni scorsi si è parlato di attacchi all'Italia sulla stampa tedesca. Molto opportunamente Paolo Di Remigio ha tradotto un articolo di Jan Fleischhauer, che pubblichiamo con un breve commento dello stesso Di Remigio. Articolo e commento sono pubblicati anche su "Appello al Popolo". M.B.)
http://www.spiegel.de/politik/ausland/italien-die-schnorrer-von-rom-kolumne-a-1209266.html
Italia paese dei debiti. Gli scrocconi di
Roma
Cosa dicono di noi gli amici tedeschi.
Il signor Fleischhauer unisce una disarmante ignoranza dei
concetti economici elementari a un'invidia ingenua per un popolo che egli
conosce solo in cartolina. Debito pubblico e debito estero hanno in comune di
essere entrambi debito, è ovvio; mentre però il debito pubblico deve essere
stabilizzato per mezzo della crescita economica,
il debito estero nell'Eurozona deve essere combattuto con l'aumento delle
esportazioni e la caduta delle importazioni, dunque con l'impoverimento indotto
da soffocamento della crescita economica. All'interno della moneta unica
europea, la diminuzione del debito estero comporta quindi l'aumento del debito
pubblico – a prescindere dalle virtù e dai vizi nazionali. Nella mente del
signor Fleischhauer debito pubblico e debito estero sono però debito e
basta, cioè Schuld, colpa. Nulla indigna come la colpa altrui. Nulla
distorce la visione sobria come l'indignazione. Così la disoccupazione
disperata indotta dalla necessità di svalutare il lavoro in regime di cambio
fisso per riequilibrare la bilancia dei pagamenti prende, nella mente del
signor Fleischhauer, la forma del 'dolce far niente' dei milionari a Portofino.
Così la richiesta di non considerare i titoli di debito pubblico già
ripagati dalla BCE con l'emissione di moneta fiat diventa una
bancarotta fraudolenta ai danni dei risparmiatori tedeschi. Così nella mente
del signor Fleischhauer gli italiani diventano milionari bancarottieri e
finiscono con il dare nuovo corpo a un archetipo disperso tra gli incubi della Seele
germanica, l'archetipo del popolo parassita che succhia il sangue del popolo
laborioso, a cui una ottantina di anni fa hanno dato corpo altri gruppi, prima
che il problema che sembravano porre avesse una soluzione definitiva. (Paolo Di Remigio)
L'originale
dell'articolo che traduciamo è al seguente indirizzo:
http://www.spiegel.de/politik/ausland/italien-die-schnorrer-von-rom-kolumne-a-1209266.html
Italia paese dei debiti. Gli scrocconi di
Roma
Che nome dare a una nazione che
prima apre la mano per farsi finanziare da altri la sua bella vita – e poi
minaccia i suoi creditori se questi invocano la restituzione dei debiti?
Un editoriale di Jan Fleischhauer
24.05.2018
Editoriale
In un’intervista che il favoloso Sven Michaelsen ha
ottenuto di recente da Rem Koolhaas, l’architetto ha parlato dei disastri
combinati sulle montagne svizzere. Spuntano ovunque gli chalet dei ricchi
designer milanesi. Non si riesce più a vedere qualcosa di originario. Non c’è
più neanche puzza di letame perché non ci sono più vacche.
Questa frase mi ha fatto pensare alla ricchezza italiana
mentre lunedì veniva presentato a Roma il futuro primo ministro. Il nuovo
governo promette agli italiani il paradiso in terra: poche tasse, pensione
anticipata e un reddito di base per tutti. Secondo le prime stime le spese per
le beneficenze assommerebbero dai 100 ai 125 miliardi di euro l’anno.
Un paese tutt’altro
che povero
Poiché non poteva mettersi d’accordo su dove risparmiare,
la coalizione ha deciso di passare il conto ai vicini. I partner europei devono
annullare 250 miliardi di euro di debiti all’Italia - così è scritto sul testo
originale del contratto di coalizione negoziato dai vertici di Lega e Cinque
Stelle.
Nel frattempo l’annullamento del debito è migrato nella
parte invisibile del contratto. Il presidente della repubblica italiano, che
deve ancora benedire il tutto, pare non sia un amico degli accordi a danno di
terzi. Ma non per questo, ovviamente, l’idea è fuori discussione. Basta
attendere che l’inchiostro sui documenti di nomina sia asciutto e tornerà alla
luce.
L’Italia non è un paese povero. Il nord del paese è tra le
regioni più ricche del mondo. Uno sguardo alla distribuzione del patrimonio
mostra che gli italiani sono decisamente più ricchi perfino dei tedeschi.
Secondo la London School of Economics una famiglia media italiana
possiede 275.205 euro – che fanno 80.035 euro in più di una famiglia media
tedesca. Oggettivamente l’Italia potrebbe ripagare i suoi debiti con le proprie
forze, se il governo decidesse di coinvolgere seriamente i cittadini nel
risanamento del bilancio statale. Si sarebbe già fatto un grande passo se gli
italiani riuscissero a rinunciare al lassismo della loro morale fiscale.
L’accattone dice
almeno grazie
Che nome dare all’atteggiamento di una nazione che prima
apre la mano per farsi finanziare dagli altri il suo proverbiale dolce far
niente – e poi minaccia di bastonare i creditori se questi insistono sulla
restituzione del debito? Accattonaggio sarebbe un concetto sbagliato.
L’accattone dice almeno grazie se gli si riempie il sacco. Scroccone
violento coglie meglio il bersaglio.
Si va di fatto all’estorsione. O date soddisfazione alle
nostre esigenze o mandiamo tutto a monte: questa è la minaccia inespressa
dietro la decisione di annunciare la fine di tutte le regole sul debito per
l’Italia. Rispetto all’Italia la Grecia era una bazzeccola. L’Italia è la terza
economia dell’Eurozona, quasi un quarto dell’indebitamento complessivo dei
paesi europei è sul conto dell’Italia. Se gli italiani decidono di non
rispettare più i loro obblighi di pagamento, l’euro è finito e i tedeschi hanno
perso tutto il denaro che hanno impegnato per salvarlo.
L’uomo che ha
consegnato ai socialisti-nazionali romani l’arma con cui ora prendono di mira i
vicini siede a Francoforte. Se si accorgono di non poter prendere nulla con i
loro titoli di credito, i tedeschi dovrebbero ricordarsi di Mario Draghi
che li ha scherniti come conigli quando ha svalutato le loro assicurazioni
sulla vita e i loro risparmi.
L’esperimento di
una politica post-nazionale
Si sarebbe fatto tutto il necessario per salvare l’euro,
aveva promesso Draghi al culmine dell'euro-crisi: “Whatever it takes”. A Roma
si sono ricordati della promessa. Il valore dei titoli di Stato italiani che
attraverso le vie intricate del sistema monetario hanno trovato accesso alla
cantina della Banca Centrale Europea ammonta a circa 390 miliardi. Ora alla BCE
non resta altro che proseguire la sua politica, perché ogni aumento degli
interessi spingerebbe lo Stato italiano nell’insolvenza.
Non ho nulla in contrario se la gente vive sopra le sue possibilità.
Da parte mia in Italia possono continuare a praticare evasione fiscale come
sport nazionale. Trovo però indecente che si carichino i costi delle decisioni
politiche sugli stranieri che hanno tutt’altra idea della politica e, dove
possono scegliere, votano anche in modo corrispondente. Non riesco ad
accordarlo con la mia concezione di democrazia.
Ma forse bisogna intendere l’avventura italiana come un
esperimento di politica post-nazionale. Nessuna nazione con un po’ di dignità
chiede aiuto alle altre se può fare da sé. Chi vuole passare da scroccone? A
quanto pare gli italiani hanno superato questa forma di orgoglio nazionale.
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martedì 29 maggio 2018
Tutto è chiaro
Come abbiamo rilevato più volte, le cose sono da tempo chiare. "I mercati insegneranno agli italiani a votare nella maniera giusta", dice il Commissario europeo al Bilancio Oettinger.
https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_29/commissario-ue-oettiger-mercati-insegneranno-all-italia-votare-giusto-d589c27a-6334-11e8-9464-44779318d83c.shtml
https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_29/commissario-ue-oettiger-mercati-insegneranno-all-italia-votare-giusto-d589c27a-6334-11e8-9464-44779318d83c.shtml
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lunedì 28 maggio 2018
Un'Italia "weimariana"?
Un articolo dal sito "Voci dall'estero":
http://vocidallestero.it/2018/05/28/eurointelligence-sulla-decisione-di-mattarella-bentornati-nella-germania-di-weimar/
http://vocidallestero.it/2018/05/28/eurointelligence-sulla-decisione-di-mattarella-bentornati-nella-germania-di-weimar/
domenica 27 maggio 2018
venerdì 25 maggio 2018
Mimmo Porcaro a proposito del governo "gialloverde"
giovedì 24 maggio 2018
Una lettera di Paolo Savona
In queste ore si discute della candidatura di Paolo Savona a Ministro dell'Economia. Mi sembra interessante rileggere questa sua lettera aperta, di qualche anno fa, che il sito "Sollevazione" ha opportunamente ripubblicato.
http://sollevazione.blogspot.it/2015/08/non-cediamo-alla-ue-la-nostra-sovranita.html
http://sollevazione.blogspot.it/2015/08/non-cediamo-alla-ue-la-nostra-sovranita.html
martedì 22 maggio 2018
Buone notizie 2
PD e Forza Italia non entrano nel Consiglio Regionale della Val d'Aosta
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/21/regionali-val-daosta-risultati-vince-lunion-valdotain-poi-la-lega-m5s-al-10-pd-al-5-e-fi-al-29-fuori-dal-consiglio/4371085/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/21/regionali-val-daosta-risultati-vince-lunion-valdotain-poi-la-lega-m5s-al-10-pd-al-5-e-fi-al-29-fuori-dal-consiglio/4371085/
domenica 13 maggio 2018
Un'inchiesta sulle classi popolari
Un'interessante iniziativa di ricerca sociale:
http://sbilanciamoci.info/lavoro-politica-uninchiesta-sulle-classi-popolari/
Dalla ricerca risulta che i temi che stanno più a cuore alle persone intervistate sono il lavoro, la sanità, la casa, e che "la richiesta è quella di più Stato e più servizi pubblici".
http://sbilanciamoci.info/lavoro-politica-uninchiesta-sulle-classi-popolari/
Dalla ricerca risulta che i temi che stanno più a cuore alle persone intervistate sono il lavoro, la sanità, la casa, e che "la richiesta è quella di più Stato e più servizi pubblici".
sabato 12 maggio 2018
Consolazioni
Sono convinto che la nostra civiltà sia destinata a sparire, in tempi non lunghissimi. In genere è un pensiero che mi rattrista. Poi mi capita di ascoltare l'intervista che trovate nel link seguente, e allora mi consolo. Se tutto quello che la nostra civiltà riesce a produrre sono tizi come questo "Capo Plaza", forse è davvero il tempo di sparire
http://www.ilsecoloxix.it/p/eventi/2018/05/09/ACEV4jeD-feltrinelli_vogliamo_annoiarci.shtml
http://www.ilsecoloxix.it/p/eventi/2018/05/09/ACEV4jeD-feltrinelli_vogliamo_annoiarci.shtml
martedì 8 maggio 2018
domenica 6 maggio 2018
martedì 1 maggio 2018
Sul concetto di verità (P.Di Remigio)
(Riceviamo da Paolo Di Remigio, e volentieri pubblichiamo, questo articolo, già apparso in "Appello al popolo". M.B.)
Sul concetto di verità
Paolo Di Remigio
Da almeno due secoli, anziché offrire la forma definitiva
della conoscenza, la filosofia rassicura che la verità sia inopportuna, e in
parte escogita labirinti di pensiero alternativi al percorso logico, in parte
la diffama pretendendo di scorgervi il proposito di un atteggiamento
totalitario – da una parte una scuola europea legata a una filosofia della
storia sempre più esangue rifiuta la verità come superficiale, dall’altra una
filosofia nord-atlantica legata a una concezione sempre più oscurantista della
scienza la ritiene incompatibile con la democrazia-liberale, che si attiene
alla diversità delle opinioni come dato ultimo legittimo.
La verità è il linguaggio umano che si trova in accordo con
la realtà – adaequatio rei et intellectus è la splendida definizione
scolastica: non soltanto res ma accordo tra la res e l’intellectus.
La sua immagine mitica sono i nomi che Adamo assegna alle creature. Il rifiuto
della verità è dunque il rifiuto dell’accordo tra soggetto e oggetto: il
soggetto può preferire la sua insufficienza e tenersi estraneo l’oggetto. Il
soggetto può scegliere il falso.
L’essere una scelta pone la falsità nella sfera dell’etica;
le sue forme possono essere ricavate da questa. Tre sono le forme giuridiche
dell’illecito: quella per cui si vuole il diritto in generale, ma ci si
attribuisce un diritto particolare altrui, l’inganno con cui si lede la
sostanza del diritto altrui rispettandone l’apparenza, il delitto che
annulla l’essenza e l’apparenza del diritto. A queste tre forme giuridiche
corrispondono solo due forme morali – volere il diritto in generale è infatti
l’essenza della morale –: l’ipocrisia e la coscienza
assoluta che trasforma in legge il suo arbitrio[1].
Poiché la verità non dipende soltanto dall’intenzione del soggetto, la falsità
ha di nuovo tre forme: l’errore, se senza intenzione si è
fuorviati da un’apparenza; la menzogna, se si svia con
intenzione, cioè se ci si riserva una verità e si comunica agli altri
un’apparenza; l’idealismo soggettivo, quando si squalifica la realtà
necessaria rispetto al possibile. Mentre gli errori non chiedono di meglio che
di essere corretti e sono anzi un momento della stessa esposizione della
verità, la menzogna è il mezzo usuale della strategia manipolativa; molto del
disprezzo attuale che si mostra alla verità, l’abitudine a considerarla
impotente, è generato dalla rassegnazione o dalla condiscendenza alla menzogna
universale che soffoca la modernità: emancipandosi dalla religione medievale
disprezzata come impostura dei preti, l’illuminismo ha creato il giornalismo,
ossia la comunicazione come merce, che mente programmaticamente per
timore di perdere il committente o il cliente. Il vertice estremo del falso,
l’idealismo soggettivo, è la sovranità del soggetto che si tiene alla sua
idea per evitare la fatica dell’imparare, che dice di preferire il suo
percorso di ricerca alla meta della scoperta, che sostituisce il godimento
dell’accordo con l’oggetto con il sentimento di onnipotenza suscitato dal
cosciente discordare da sé. Il suo principio è il disprezzo della logica.
lunedì 30 aprile 2018
Conseguenze di Brexit
Qualche osservazione dall'Inghilterra, a proposito di Brexit:
http://vocidallestero.it/2018/04/30/le-sorprendentemente-buone-conseguenze-della-brexit/
Naturalmente è solo un punto di vista. Si potrebbe obiettare che l'uscita non è ancora effettiva, che c'è di mezzo una congiuntura internazionale favorevole, e così via. Sta di fatto che le previsioni del mainstream alla vigilia erano di tutt'altro segno, come riporta l'autore.
http://vocidallestero.it/2018/04/30/le-sorprendentemente-buone-conseguenze-della-brexit/
Naturalmente è solo un punto di vista. Si potrebbe obiettare che l'uscita non è ancora effettiva, che c'è di mezzo una congiuntura internazionale favorevole, e così via. Sta di fatto che le previsioni del mainstream alla vigilia erano di tutt'altro segno, come riporta l'autore.
sabato 28 aprile 2018
giovedì 26 aprile 2018
Scenari possibili
Un articolo di Pasquale Cicalese da "Marx XXI"
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/economia/28950-mercato-mondiale-contro-capitale-finanziario-la-sfida-futura
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/economia/28950-mercato-mondiale-contro-capitale-finanziario-la-sfida-futura
mercoledì 25 aprile 2018
martedì 24 aprile 2018
Il programma di governo (del FMI)
domenica 15 aprile 2018
lunedì 9 aprile 2018
Dalla Grecia un'analisi marxista
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domenica 8 aprile 2018
Di Maio e il pilota automatico
Considerazioni condivisibili:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/08/luigi-di-maio-tranquillizza-ma-le-sue-parole-no/4278420/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/08/luigi-di-maio-tranquillizza-ma-le-sue-parole-no/4278420/
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domenica 1 aprile 2018
Guerra fra capitali
Pasquale Cicalese delinea un quadro della situazione
sabato 31 marzo 2018
venerdì 30 marzo 2018
L’eredità del 10 febbraio 1947 (P. Di Remigio)
(Riceviamo da Paolo Di Remigio, e volentieri pubblichiamo, questo articolo che appare anche su "Appello al popolo").
L’eredità del 10 febbraio 1947
Paolo Di Remigio
Non sappiamo se il nuovo Parlamento sarà in grado di
esprimere e sostenere un governo. Non sappiamo neanche se l’eventuale governo
sarà in grado di incontrare l’aspettativa generale di uscire dal degrado
economico e culturale a cui vent’anni di dittatura mondialista ci hanno
condannato. In ogni caso le ultime elezioni hanno avuto un risultato esplicito:
il ceto politico che ha rovinato l’Italia per conto del potere mondialista ha
perso per sempre la fiducia degli italiani.
Di cosa abbia bisogno l’Italia non è affatto chiaro, perché
spesso manca la consapevolezza della posizione dell’Italia nel mondo. Si tratta
di un fatto troppo banale per essere percepito e diventare presupposto di ogni
considerazione politica: l’Italia in cui siamo nati e vissuti è basata sì sulla
Costituzione del 1948, ma anche sul Trattato di pace del 10 febbraio 1947; e
tra i due documenti è aperto il più amaro contrasto. Per la Costituzione del
‘48 siamo infatti un popolo sovrano, per il Trattato di pace del ‘47 siamo una
nazione sconfitta, colpevole, senza forze armate, senza politica estera, senza
controllo del territorio, senza magistratura indipendente. Una nazione indotta
a dividersi in partiti inesorabilmente ostili, che si appoggiano a potenze
straniere e si nutrono di esterofilia.
Evitata la ruralizzazione dell’Italia nei disegni della Gran
Bretagna, i nostri padri hanno con tenacia riconquistato l’emancipazione
economica, ma non quella quella politica e culturale. È stato dunque fatale che
alla prima svolta storica finissimo nelle mani di un ceto politico e culturale
così supino agli interessi stranieri da lasciar distruggere la stessa
emancipazione economica.
Negli anni ‘80 l’agonia dell’URSS, anziché condurre a un
ripensamento dell’essenza della guerra fredda, a un riesame dell’ossessione
anticomunista – come le recenti vicende internazionali dimostrano: non un
confronto del bene con il male, ma una strategia per vincolare i vassalli al
carro anglosassone –, esasperò questa ossessione in un delirio. Ci fu allora
chi squalificò la Resistenza come un fenomeno marginale e inopportuno, chi
sostenne l’equivalenza tra repubblichini e partigiani; si dimenticò che la
giustificazione più nobile che i “ragazzi di Salò” avevano saputo dare alla
loro scelta consisteva nel desiderio di non tradire l’alleanza con i tedeschi,
dunque in un’adesione alla “Neue Ordnung” per cui l’Italia sarebbe stata
schiacciata nei ranghi inferiori del Reich millenario germanico; si
sorvolò sul fatto che con la Resistenza partigiana l’Italia acquisì almeno
l’esigenza di sovranità rispetto alle potenze occupanti. Enrico Mattei,
partigiano ed eroe dell’emancipazione economica dell’Italia, è il simbolo di
questa esigenza. Negli anni ‘80 un ceto politico e intellettuale che
ossessionato dall’anticomunismo si era lasciato irregimentare nell’esercito
combattente per il ‘Manifest destiny” non poté trattenersi dall’insultare chi
aveva preferito reagire all’invasione. Il disprezzo della Resistenza si estese
alla Costituzione elaborata dai partiti del CLN e alla sovranità che essa
comportava. Non fu un nuovo inizio; la seconda Repubblica che disprezzò il
documento del 1 gennaio 1948, si illuse di essersi inserita nel nuovo ordine
mondiale in una posizione di forza, quella di membro della UE, ma in
effetti era regredita al Trattato del 10 febbraio 1947. A proposito del quale
Benedetto Croce, nel suo discorso alla Costituente, paventò: “E non vi dirò che
… le generazioni future dell’Italia … ci terranno responsabili ... di aver
lasciato vituperare e avvilire e inginocchiare la nostra comune Madre a
ricevere rimessamente un iniquo castigo; non vi dirò questo, perché so che la
rinunzia alla propria fama è in certi casi estremi richiesta all’uomo che vuole
il bene o vuole evitare il peggio; ma vi dirò quel che è più grave, che le future
generazioni potranno sentire in se stesse la durevole diminuzione che
l’avvilimento, da noi consentito, ha prodotto nella tempra italiana,
fiaccandola. Questo pensiero mi atterrisce, e non debbo tacervelo nel chiudere
il mio discorso angoscioso”[1].
[1] Intervento all’Assemblea Costituente
durante la discussione sulla ratifica del trattato di pace. Consultabile al
seguente indirizzo: http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed200/sed200.pdf
mercoledì 28 marzo 2018
A vele spiegate verso un radioso futuro, 4
sabato 24 marzo 2018
L'Italia dopo dieci anni di crisi
Una analisi complessiva di Leonardo Mazzei
http://sollevazione.blogspot.it/2018/03/la-societa-italiana-dopo-dieci-anni-di_17.html
http://sollevazione.blogspot.it/2018/03/la-societa-italiana-dopo-dieci-anni-di_17.html
lunedì 19 marzo 2018
Meno male
Meno male, non sono l'unico a rimanere perplesso di fronte alle ultime uscite di Veltroni:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/19/veltroni-critica-precarieta-solitudine-e-poverta-ma-non-fa-due-piu-due/4235631/
Le mie perplessità le avevo già espresse qui
http://www.badiale-tringali.it/2017/11/il-dolore-delle-persone-la-precarieta.html
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/19/veltroni-critica-precarieta-solitudine-e-poverta-ma-non-fa-due-piu-due/4235631/
Le mie perplessità le avevo già espresse qui
http://www.badiale-tringali.it/2017/11/il-dolore-delle-persone-la-precarieta.html
giovedì 15 marzo 2018
Intervista su WallStreetItalia.com
L'intervista è pubblicata a questo link. Ringrazio l'autore, Francesco Puppato.
mercoledì 14 marzo 2018
Il partito delle élite
Una analisi del voto al PD
https://cise.luiss.it/cise/2018/03/06/il-ritorno-del-voto-di-classe-ma-al-contrario-ovvero-se-il-pd-e-il-partito-delle-elite/
https://cise.luiss.it/cise/2018/03/06/il-ritorno-del-voto-di-classe-ma-al-contrario-ovvero-se-il-pd-e-il-partito-delle-elite/
martedì 13 marzo 2018
Perfino il "Manifesto"
Perfino il "Manifesto" ha qualche dubbio sull'europeismo:
https://ilmanifesto.it/il-grande-sconfitto-e-il-mito-europeista/
https://ilmanifesto.it/il-grande-sconfitto-e-il-mito-europeista/
lunedì 12 marzo 2018
"la politica economica della zona euro ovviamente ha fallito"
Un intervento di Heiner Flassbeck, dal sempre benemerito "Voci dall'estero"
http://vocidallestero.it/2018/03/11/flassbeck-il-disastro-delleuro/
http://vocidallestero.it/2018/03/11/flassbeck-il-disastro-delleuro/
sabato 10 marzo 2018
La guerra di Corea (P.Di Remigio)
(Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione di Paolo DI Remigio sulle radici storiche dell'attuale situazione coreana M.B.)
LA GUERRA DI COREA
Paolo Di Remigio
I contorni che la stampa
delinea della Corea del Nord compongono un’immagine univoca: uno ‘Stato
canaglia’, cioè uno Stato di troppo, con una popolazione affamata e
disumanizzata da un regime terroristico, che riconosce come guida suprema la
versione orientale dello stereotipo hollywoodiano dell’imperatore Nerone. Che
sia vero, esagerato o falso, questo quadro non dispensa dalla spiegazione
storica; tanto più che i recenti avvenimenti testimoniano con chiarezza una
sorprendente volontà di pacificazione tra le due Coree e atteggiamenti di
inesorabile intransigenza negli esponenti dell’amministrazione statunitense. La
spiegazione di questi fenomeni è ciò che i libri di storia, con un termine che
in realtà ne pregiudica la comprensione, chiamano ‘guerra di Corea’.
La democratizzazione
verificatasi dagli anni ‘90 in Corea del Sud, tra gli altri risultati, ha
consentito di istituire una Commissione coreana per la verità e per la
riconciliazione[1],
i cui lavori, insieme a quelli di una nuova leva di storici sudcoreani,
hanno ricostruito un’immagine della guerra di Corea del tutto differente
rispetto al racconto e alle spiegazioni che gli americani avevano finora
proposto. Nel 1950 questi avevano parlato di un’azione di polizia
internazionale; poi, negli anni ‘60, di guerra limitata; negli anni ‘70-80, di
guerra sconosciuta o dimenticata; negli anni ‘90, con l’accesso ai documenti
dell’ex Unione Sovietica, hanno riproposto la versione dell’espansionismo del
comunismo internazionale. Secondo la ricostruzione storica recente, la guerra
di Corea nasce invece nel contesto dell’imperialismo giapponese in Estremo
Oriente.
Nel 1910 i giapponesi
trasformano in colonialismo il loro protettorato sulla Corea acquisito nel 1905
e con il motto Nae-son-il-chae (letteralmente:
Giappone Corea un corpo) impongono il genocidio culturale dei coreani. Non
tarda a manifestarsi una resistenza coreana al colonialismo giapponese;
duramente repressa dai giapponesi, è costretta a sconfinare in Manciuria; così,
quando nel 1931 i giapponesi la strappano alla Cina creandovi lo Stato
fantoccio del Manciukuò, dell’estesa guerriglia contro l’occupazione giapponese
sono protagonisti non soltanto i cinesi ma anche i coreani guidati da Kim
Il-sung.
Con lo scoppio della
seconda guerra mondiale i giapponesi esasperano il genocidio culturale e
inaugurano uno schiavismo senza ipocrisie: più di due milioni di coreani sono
deportati in Giappone per essere sostituiti ai lavoratori giapponesi arruolati
(è tale la presenza coatta coreana in Giappone che 40.000 delle 140.000 vittime
di Hiroshima e Nagasaki sono coreane), da 50000 a 300000 ragazze
(l’imprecisione del numero è una responsabilità dei governi giapponesi che
rifiutano di aprire gli archivi), per lo più coreane, sono reclutate come
‘donne di conforto’ da stuprare nei bordelli militari al fronte.
venerdì 9 marzo 2018
Il popolo non è bue
Un bell'intervento di Leonardo Mazzei
http://sollevazione.blogspot.it/2018/03/il-popolo-non-e-un-bue-di-leonardo.html
http://sollevazione.blogspot.it/2018/03/il-popolo-non-e-un-bue-di-leonardo.html
giovedì 8 marzo 2018
martedì 6 marzo 2018
Sensazionale
Pare che Carlo Calenda abbia motivato il crollo nei consensi con la sensazione data dai partiti progressisti di essere «partito delle élite». Chi l'avrebbe mai detto.
lunedì 5 marzo 2018
Un filo di razionalità
Non c'era molto da aspettarsi da queste elezioni, però quel poco che si poteva sperare in effetti è accaduto davvero: il PD ha ricevuto una sonora batosta, la sinistra in generale è ridotta a poca cosa. Questo è un dato positivo, forse l'unico di queste elezioni. Non tanto per quello che adesso potrà succedere (su questo non mi azzardo a fare previsioni) quanto perché la disintegrazione della sinistra sembra indicare che sta emergendo negli elettori un filo di razionalità. Ovvero, se per decenni continui a massacrare la tua base sociale, non puoi sperare che continuino in eterno a votarti. C'è voluto un sacco di tempo, la base sociale popolare della sinistra ha dimostrato davvero una pazienza infinita, ma adesso finalmente i ceti politici della sinistra stanno ricevendo il giusto compenso per le politiche antipopolari da essi perseguite per decenni.
Un discorso diverso va fatto, ovviamente, per "Potere al popolo", che rappresenta piuttosto l'ennesima dimostrazione dell'assoluta incapacità della sinistra radicale di uscire dal proprio ghetto. Si tratta di realtà (partitini, centri sociali e cose simili) che hanno fatto della marginalità e dell'irrilevanza una scelta di vita, e meritatamente ottengono ciò a cui aspirano.
Alla fine ognuna delle varie anime della sinistra riceve ciò che merita. Requiescant.
Un discorso diverso va fatto, ovviamente, per "Potere al popolo", che rappresenta piuttosto l'ennesima dimostrazione dell'assoluta incapacità della sinistra radicale di uscire dal proprio ghetto. Si tratta di realtà (partitini, centri sociali e cose simili) che hanno fatto della marginalità e dell'irrilevanza una scelta di vita, e meritatamente ottengono ciò a cui aspirano.
Alla fine ognuna delle varie anime della sinistra riceve ciò che merita. Requiescant.
sabato 3 marzo 2018
L'euro è un disastro
Dal sempre benemerito "Voci dall'estero"
http://vocidallestero.it/2018/03/02/leuro-e-un-disastro-produce-dolore-inutile/
http://vocidallestero.it/2018/03/02/leuro-e-un-disastro-produce-dolore-inutile/
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martedì 27 febbraio 2018
Sul voto
Un esame delle diverse opzioni per chi non si riconosce in nessuna delle liste presenti alle elezioni di domenica prossima
http://sollevazione.blogspot.it/2018/02/astensione-scheda-nulla-scheda-bianca-o.html
Per quanto mi riguarda penso che sceglierò l'opzione 5.
http://sollevazione.blogspot.it/2018/02/astensione-scheda-nulla-scheda-bianca-o.html
Per quanto mi riguarda penso che sceglierò l'opzione 5.
sabato 24 febbraio 2018
Sante parole
Un intervento di grande buon senso, come sono spesso quelli di Andrea Bellelli
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/23/meritocrazia-quattro-motivi-per-cui-e-falsa-retorica/4178439/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/23/meritocrazia-quattro-motivi-per-cui-e-falsa-retorica/4178439/
lunedì 19 febbraio 2018
C'è del marcio
Trovo sempre apprezzabili i brevi interventi di Francesco Erspamer:
https://controanalisi.wordpress.com/2018/02/13/il-potere-e-marcio/
https://controanalisi.wordpress.com/2018/02/13/il-potere-e-marcio/
domenica 18 febbraio 2018
Dichiarazione di voto
(Riprendo dal profilo facebook di Fabrizio. M.B.)
Vorrei davvero poter votare un partito che proponesse un programma di attuazione della Costituzione, simile al seguente:
- Sovranità, unità e solidarietà nazionali, disintegrazione della UE.
- Tutela del lavoro subordinato ed autonomo, in ogni sua forma e perseguimento della piena occupazione per una effettiva giustizia sociale.
- Repressione delle rendite, finanziaria e urbana.
- Ripristino di un sistema finanziario nazionale e controllo della circolazione dei capitali.
- Sottoposizione della Banca Centrale al potere esecutivo.
- Programmazione e controllo statale dell'economia, nel rispetto dell'iniziativa privata, che lo Stato deve indirizzare all'utilità sociale.
- Nazionalizzazione delle imprese riferite a servizi essenziali o a carattere strategico e tutela della produzione nazionale.
- Ricorso ad un moderato protezionismo in settori dove lo richieda l’interesse nazionale, per promuovere la domanda interna e i redditi da lavoro, autonomo e subordinato.
- Rifiuto della scuola azienda, valorizzazione degli insegnanti e massicci investimenti nell'istruzione pubblica e nella ricerca.
- Salvaguardia incondizionata del territorio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione.
- Progressività nell'imposizione fiscale per un sistema tributario equo, moderno e giusto, che elimini col tempo le imposte indirette, per natura non progressive.
- Centralizzazione della funzione legislativa e nuovo “localismo” per gli enti territoriali.
- Ripudio della guerra, non ingerenza negli affari interni degli altri paesi, rifiuto dei vincoli di sudditanza politica nella stipula degli accordi internazionali.
- Controllo delle frontiere, regolamentazione dei flussi migratori, rigoroso adempimento degli obblighi di protezione sanciti dalla Costituzione e dal diritto internazionale.
Se fossi residente nel Lazio voterei Stefano Rosati alle elezioni regionali.
Per quanto riguarda le elezioni politiche, spero che nella tornata successiva alla prossima, sulla scheda vi sia il simbolo del partito che questo programma lo ha davvero:
Per quanto riguarda le elezioni politiche, spero che nella tornata successiva alla prossima, sulla scheda vi sia il simbolo del partito che questo programma lo ha davvero:
sabato 17 febbraio 2018
Sovranisti nel Lazio
Ricordiamo che alle elezioni regionali nel Lazio è possibile esprimere un voto sovranista
http://egodellarete.blogspot.it/2018/02/messaggi-da-una-forza-sconosciuta.html
http://egodellarete.blogspot.it/2018/02/messaggi-da-una-forza-sconosciuta.html
giovedì 15 febbraio 2018
Un seminario di Cesaratto
Complimenti a Sergio Cesaratto che è andato a Friburgo e ha detto cose molto chiare
http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2018/01/morali-e-doppie-morali-freiburg.html#more
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domenica 11 febbraio 2018
Cremaschi sull'UE
Un bell'intervento di Giorgio Cremaschi
https://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/11616-giorgio-cremaschi-rottura-della-ue-e-sovranita-economica.html
https://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/11616-giorgio-cremaschi-rottura-della-ue-e-sovranita-economica.html
venerdì 9 febbraio 2018
Promemoria
Giusto per ricordarsi da che parte stanno certi personaggi.
http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2018/2/5/50758-lultima-fondamentalista-dellausterity-perche-le-proposte/
http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2018/2/5/50758-lultima-fondamentalista-dellausterity-perche-le-proposte/
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