Non c'era molto da aspettarsi da queste elezioni, però quel poco che si poteva sperare in effetti è accaduto davvero: il PD ha ricevuto una sonora batosta, la sinistra in generale è ridotta a poca cosa. Questo è un dato positivo, forse l'unico di queste elezioni. Non tanto per quello che adesso potrà succedere (su questo non mi azzardo a fare previsioni) quanto perché la disintegrazione della sinistra sembra indicare che sta emergendo negli elettori un filo di razionalità. Ovvero, se per decenni continui a massacrare la tua base sociale, non puoi sperare che continuino in eterno a votarti. C'è voluto un sacco di tempo, la base sociale popolare della sinistra ha dimostrato davvero una pazienza infinita, ma adesso finalmente i ceti politici della sinistra stanno ricevendo il giusto compenso per le politiche antipopolari da essi perseguite per decenni.
Un discorso diverso va fatto, ovviamente, per "Potere al popolo", che rappresenta piuttosto l'ennesima dimostrazione dell'assoluta incapacità della sinistra radicale di uscire dal proprio ghetto. Si tratta di realtà (partitini, centri sociali e cose simili) che hanno fatto della marginalità e dell'irrilevanza una scelta di vita, e meritatamente ottengono ciò a cui aspirano.
Alla fine ognuna delle varie anime della sinistra riceve ciò che merita. Requiescant.
Non so cosa potevano aspettarsi quelli del PD di diverso. Hanno superato il limite anche per molti affezionati. Non puoi chiedere a chi ha sempre votato contro Casini di votare Casini, per esempio.
RispondiEliminaSurreale gestione delle candidature (tra le altre infinite cose...).