mercoledì 20 aprile 2016
Quando si inizia...
Quando si inizia a reprimere la libertà di pensiero, quando si acconsente all'idea che i governi decidano cosa si può e cosa non si può dire, non si sa davvero dove si finisce. Il "Corriere della Sera" si stupisce di una legge polacca che (a quanto sembra) tende a interferire con il dibattito degli storici. Ma mi sembra davvero difficile accettare il principio delle leggi "anti-negazionismo", che appunto proibiscono un'opinione, e stupirsi se tale principio ha tali conseguenze. E sempre a proposito di contraddizioni, è notevole che si riesca a scrivere, a poche righe di distanza, che "il fondamento della democrazia è il libero scambio di idee" (parole di un'intervista, riportate con evidente assenso da parte del giornalista) e, contemporaneamente, che "è opportuno ogni intervento contro l'antisemitismo". Ora, a parte il fatto che un'espressione come "ogni intervento" qualche brivido per la schiena dovrebbe farlo correre (ogni intervento? Anche la deportazione? La fucilazione?), la cosa fondamentale che il giornalista non sembra capire è che anche l'antisemitismo è un'idea: sbagliata, orribile, meritevole di disprezzo. Ma è un'idea, un'opinione, e una frase come quella citata sul "libero scambio di idee" ha un senso accettabile proprio perché non esclude a priori nessuna idea. La libertà di pensiero è sempre la libertà di chi la pensa diversamente da me.
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